tramite polisblog di davide f. il 04/03/09
Degli scontri di sabato a Bergamo per l'apertura di un nuovo circolo di Forza Nuova si era visto e sentito più o meno tutto, o quasi. Ecco infatti delle immagini ritrarre Don Giulio Tam, padre lefebvriano, benedire i camerati con il saluto romano.
Il sacerdote ha sfilato, accanto a Roberto Fiore, in testa al corteo di Forza Nuova : più che una manifestazione una parata militare, con i camerati che hanno marciato per le vie del centro muniti di caschi e bastoni. Tra saluti nazisti, "boia chi molla" e qualche "Sieg Heil", la manifestazione ha accompagnato l'inaugurazione della nuova sede (qui il video della parata da Youreporter).
Ora, in questo periodo, ne abbiamo sentito parlare pure troppo dei lefebvriani, e si potrebbe scommettere sul fatto che a qualcuno non sia neanche dispiaciuta tutta questa visibilità, anzi. Il problema è prima di tutto interno della Chiesa; tutta questa pubblicità alle tesi negazioniste di Williamson e ora i saluti romani di Tam che idea possono dare? Non sarebbe ora di prendere una posizione chiara nelle parole e nei fatti?
Guarda caso anche Tam , già candidato con Alternativa sociale alle ultime elezioni europee, non ha mai fatto mistero del suo tradizionalismo e si è battuto contro le posizioni di "riconciliazione storica" espresse da Gianfranco Fini. Per quanto riguarda lo Stato italiano invece niente di nuovo, ormai è una triste abitudine assistere a queste parate "anticostituzionali" e nostalgiche. Da un governo che ha legalizzato le ronde cosa ci si può aspettare…
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