Centro sociale Cox 18 presenta ricorso contro sgombero

martedì 27 gennaio 2009

Il centro sociale Cox 18, sgomberato giovedì scorso, ha presentato ricorso al giudice civile per ottenere il reintegro nel possesso dello stabile. Uno dei legali del centro, l’avvocato Francesca Colasuonno, ha spiegato che il ricorso è contro «un’azione illegittima non provata da nessuna ordinanza nè del comune nè dell’autorità giudiziaria», anche se il sindaco del capoluogo lombardo, Letizia Moratti si è assunta la responsabilità dello sgombero. Nel ricorso contro il comune sono indicate anche alcune testimonianze tendenti a provare che gli esponenti del Conchetta erano stati autorizzati a rimanere: tra queste quella dell’ex sindaco Paolo Pillitteri e dell’ex assessore Fabio Treves.

il Comitato Antifascista celebra "la giornata della Memoria"

Oggi 27 gennaio 2009 il Comitato Antifascista celebra "la giornata della

memoria" come data in cui ricordarsi di ricordare tutti i giorni di ciò

che è stato e come chiamata all'impegno perché l'orrore non sia mai più,

fermandosi oggi come domani a parlare con le persone, a far irrompere

nel quotidiano la straordinaria quotidianità ed il monito della Storia.

Sulle orme di un maestro di memoria viva e presente che è Angioletto

Castiglioni, dovere civile è fermarsi, oggi ma anche tutti i giorni a

ricordare e a tradurre quel passato in attenzione e critica dell'oggi.

Gli italiani non furono tutti brava gente, con le leggi razziali, con le

incarcerazioni, torture, deportazioni, con i massacri compiuti dai

fascisti coi nazi con cui erano alleati. Di questa colpa non ci si è

ancora liberati se ancora molti, troppi, si ispirano ad idee e simboli

che riecheggiano discriminazione, distinzione di categorie e razze,

sostenendo provvedimenti al limite della democrazia e di militarizzazione del paese.

Milioni e milioni, ma fosse stato anche solo uno morto per origine,

fede, idee o passioni rimane l'insulto per l'umanità intera.

Il ricordo è un atto vivo che si traduce in parole e pratiche perché in

nessun modo e sotto nessuna forma accada mai più. Ed è dovere di ogni

cittadino e delle istituzioni nate dalla battaglia contro quell'orrore disumano presidiare la verità storica contro ogni tentativo di revisionismo e per garantire lo sviluppo della coscienza civile e democratica contrastando ogni forma di attacco ai diritti che la nostra carta costituzionale ci assicura.

Chiunque, minimizzi, sottaccia o, addirittura evochi i pensieri che inorridirono il mondo e che trovarono applicazione coerente nelle discriminazioni razziali e nei campi di sterminio deve essere considerato fuori dal consesso umano, fuori dalla Storia e fuori dalla Storia deve essere ricacciato. Noi cittadini

antifascisti proviamo tutti i giorni a ricordare attraverso il fare, e

lanciamo questo appello a uomini e donne perché siano


coscienti che la democrazia nata dalla Resistenza ha bisogno, oggi come non mai, di essere difesa ogni giorno: la Bestia del Fascismo non è morta, e si ripropone in forme nuove, subdole, con accattivanti e ambigue parole di “pacificazione”.

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