Perchè difendete il Crocifisso e dimenticate gli immigrati?

mercoledì 11 novembre 2009



La decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, all’unanimità, ha ritenuto l’esposizione nella scuola del Crocifisso in contrasto con la convenzione dei Diritti dell’Uomo. Punto e basta.
Non si voleva sottovalutare la importanza delle Religioni, al contrario si vuole assicurare la tutela di ogni diritto religioso. L’Europa, con il voto unanime dei Giudici, ci scuote, a mio avviso, positivamente. Penseremo, anche in questa occasione, che la Corte di Strasburgo sia un covo di Giudici “rossi”?



Articolo di don Andrea Gallo pubblicato su La Repubblica Genova il 6 novembre 2009:

L’Italia è percorsa dall’ossessione identitaria.
La Libertà religiosa non può non tener conto del rispetto del pluralismo.
I Padri fondatori dell’Europa, tra i quali i cattolici Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer, mai cedettero alla tentazione di ancorarla a “radici cristiane” nel 1950.
La loro intuizione profonda era quella, in cui si voleva unificare l’Europa, intorno all’eguale diritto di tutti e di ciascuno.
Un Europa interetnica, interreligiosa, laica.
Questa è la strada maestra. Riflettiamo profondamente, non stracciamoci le vesti. Liberiamoci da argomenti strumentali.
Il Crocifisso non è un’icona culturale.

Il Cristo Gesù per i credenti, è il Salvatore di tutti e non è sicuramente un simbolo di Divisione.
Anche il fronte “laico commetterebbe un gravissimo sbaglio, servendosi del Pronunciamento per rilanciare una incivile campagna anticristiana.
In questi giorni rispunta l’uso politico della religione cattolica e dei suoi valori. Mussolini soleva dire: “sono cattolico e non cristiano”.
Ci si butta nell’opportunità feconda per guadagnare consensi in una triste stagione dove vince la frammentarietà culturale e etica e le tentazioni identitarie. Vaghe e localistiche.
In tempi postcristiani la religione “trionfa” soprattutto come risorsa identitaria ed etica che la rende più facile preda di forze politiche che vogliono sfruttarla a proprio vantaggio elettorale.

Gesù ha voluto una comunità di seguaci inserita nella “Città” in cui sono “principi irrinunciabili” il perdono, l’amore dei nemici, il servizio agli altri, l’accoglienza, la solidarietà, l’Amore, il Martirio.
Al Cristianesimo servono testimoni non testimonial. Mi chiedo frastornato: come mai così tanto zelo nel difendere il “Crocifisso” nelle scuole non si estende ai nove milioni di poveri, ai precari, ai senza lavoro, ai “senza identità, ai senza casa, ai migranti, ai “Clandestini”, ai Detenuti, alla salute di tutti.
Credo sia l’occasione di porsi domande serie, almeno all’interno delle Comunità Cristiane. C’è autentica conoscenza del fondamento storico della Fede Cristiana in Cristo risorto?
Il Cuore del messaggio Cristiano ha ben poco a che fare con giochi di potere, interessi economici,meschinità travestite da nobili parole, impunità, arroganza,xenofobia,omofobia, razzismo.

La buona “notizia” che può destare la Fede non è affidata a un libro o una pellicola, a professioni ipocrite, ad un crocifisso, ma a Uomini e Donne in carne e ossa : è la “vita” dei Cristiani che deve essere un racconto credibile del Vangelo, un racconto che nessuna “crociata” può sconfessare.
Solamente riconoscendo la pluralità dei valori presenti anche nella Società non cristiana che si può stare nella storia e tra gli Uomini secondo lo Statuto evangelico.( I lettera a Diogneto).

Continueranno i ricorsi, le grida ,le sceneggiate.
C’è una gara per esibirsi “chierichetti” nei confronti dei Vescovi. Non ci credo proprio: l’emergenza grave non è la sentenza del “crocifisso”negato.
Nel mio iter scolastico, dall’asilo al Nautico, il crocefisso era scortato a destra dal Re Vittorio Emanuele III e a sinistra dal Duce.

L’Emergenza gravissima è la tenuta democratica del Paese intero. Termino citando un passaggio del Card. Dionigi Tettamanzi, all’Omelia del 1 novembre al Campo della Gloria del Cimitero monumentale di Milano letta dal Mons. Gianfranco Bottoni.
Parlando dell’Italia di oggi dice: “Al di là delle diverse e opinabili diagnosi, c’è il fatto che oggi molti, forse i più, non si accorgono del processo, comunque in atto, di morte lenta e indolore della Democrazia, del processo che potremmo definire di progressiva “eutanasia” della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista.”
Non mi preoccupa come finirà l’applicazione del Regio decreto del 1924 che introduceva il “crocifisso” nelle Aule scolastiche.

Vorrei mantenere lucidità di giudizio per concludere che questa sentenza può aiutare tutti a comprendere meglio i segni dei tempi, lo ripeto, in cui la difesa della libertà religiosa non può non preoccupare, con tutto il cuore laico, cristiano il rispetto del pluralismo, e soprattutto può stimolare a vincere le “paure” per affrontare una riflessione più profonda sulla convivenza tra i diversi, considerando la ricchezza, un Bene e un valore proprio questa sua alterità.
Ripartiamo da capo con Umiltà, ogni mattina, davanti alla Croce.
Il Cristiano è abitante della Polis (è un diritto, ma anche un dovere) mentre ha la Sua Cittadinanza nei cieli.
Ecco la Profezia della Fede cristiana.

Genova, 5 novembre 2009

Don Andrea Gallo

Fonte:

Comunicato stampa sui fatti di Pistoia

martedì 13 ottobre 2009

Nella giornata di domenica a Pistoia sono stati arrestati due nostri compagni (tre in tutto) con l'accusa di lesioni e devastazione di un circolo fascista di Casa Pound.Innanzitutto ribadiamo la totale estraneità degli arrestati a quei fatti visto che sono stati condotti in questura dopo oltre tre ore dagli stessi, prelevati da un circolo Arci a poche centinaia di metri da Casa Pound mentre stavano facendo un'assemblea regionale sul tema delle ronde.E' quantomeno strano che persone che avrebbero compiuto un'irruzione all'interno di una sede fascista si ritrovino poi tranquillamente a poche centinaia di metri in assemblea senza preoccuparsi minimamente di eventuali rappresaglie o interventi delle forze dell'ordine. Esistono inoltre palesi contraddizioni, riportate anche dalla stampa, circa i partecipanti all’assemblea, che risultano completamente differenti dai profili attribuiti ai presunti autori del fatto.A parte questa evidenza che smonta a priori la tesi degli inquirenti, non si capisce poi su quali basi siano stati comminati i tre arresti che rimangono in ogni caso una misura ingiustificabile per quel tipo di capi d'accusa. Probabilmente la presenza di un esponente del PdL all'interno della struttura al momento dell'irruzione ha fatto si che ci fossero pressioni politiche sulla questura stessa che per fare venti identificazioni ha impiegato 12 ore in cui non era nemmeno possibile parlare con chi stava dentro e nemmeno fornire assistenza medica ad una ragazza che necessita di una terapia particolare per problemi di salute.Un atteggiamento di rappresaglia da parte della questura di Pistoia che non ha mai avuto nei confronti di ben due sedi fasciste che sono aperte nel giro di un paio d'anni in città: quella di Casa Pound e quella di Forza Nuova. Due gruppi di estrema destra che ormai scorrazzano anche in molte altre città della Toscana, tollerati e spesso coperti da amministrazioni e forze dell'ordine. La presenza di un consigliere del PdL all'interno della struttura ne è un esempio lampante. Alla luce dei fatti espost, chiediamo l'immediata scarcerazione dei compagni ingiustamente detenuti.Al fianco dei tre compagni e di tutti gli antifascisti.
Movimento Antagonista Livornese

La fredda accoglienza italiana

mercoledì 16 settembre 2009

GINEVRA, 14 SET - 'In Italia c'e' stata un'abbondante documentazione di discriminazione e trattamenti degradanti nei confronti dei Rom'



L ’alto commissario per i diritti umani Navi Pillay ha diffuso un testo in cui attacca duramente le politiche italiane dei respingimenti in Libia. “La pratica della detenzione dei migranti irregolari, della loro criminalizzazione e dei maltrattamenti nel contesto dei controlli delle frontiere deve cessare”, afferma senza mezzi termini. “Oggi - spiega Pillay - partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d'aiuto, in violazione del diritto internazionale”. “In molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi”, sottolinea l'Alto commissario menzionando la situazione nel Mediterraneo, nel Golfo di Aden, nei Caraibi, nell'Oceano indiano ed in altri tratti di mare. Pillay critica anche le violazioni del diritto d’asilo. Gli immigrati sono “abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale”.
Fonte: http://fortresseurope.blogspot.com/2009/09/onu-contro-i-respingimenti-violano.html

Italia, "sgridata" per l'accoglienza particolarmente fredda allo straniero. Il commissario Navanethem Pillay, è una donna forte, con un passato di intense lotte ai diritti umani, una lettura svelta al suo curriculum, fa intuire che non accantonerà facilmente le sue accuse, ne si accontenterà delle promesse a vuoto tipiche dei nostri governanti.
Forse è giunto il momento di porci degli interrogativi. Dovrebbe essere, per tutti noi italiani, particolarmente imbarazzante che un paese "del primo mondo" come il nostro, che millanta avanguardia e civiltà, venga "sgridato" da un esponente di così alto livello in tematica di diritti umani.
Un pò per l'informazione, che non vede l'ora di trovare un crimine commesso dall'extracomunitario, dal "diverso" (visto che oggi va di moda e quindi fa notizia) un pò forse per pigrizia, si diffonde sempre più una sorta di indifferenza verso problematiche che non ci riguardano, e lasciamo sempre più che anche se in disaccordo, altri risolvano al nostro posto, sia che gli "altri" abbiano intenzione di risolverli davvero, o rimandare a casa in malo modo i "problemi"..
Ancora una volta, il motivo sa di Xenofobia.. Forse la nostra indifferenza, è ricercata, ci è inculcata per spostare i problemi che ci opprimono, su qualcuno che ha poca voce in capitolo.
Prima era l'albanese, poi il marocchino, poi il tunisino, oggi il rumeno...domani chi sarà il capro espiatorio che si assumerà il peso dei nostri problemi?

Davide Maccagnan

Ideologia Fascista Ideologia Leghista!!

domenica 23 agosto 2009

Esame di dialetto per i prof, la Lega punta i piedi

mercoledì 29 luglio 2009

da varesenews

"Gli insegnanti dovranno dimostrare conoscenze della lingua, della tradizione e della storia delle regioni dove si intende insegnare". Scontro con il pdl, lavori bloccati in commissione.


immagine di separazione
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«Conoscenze della lingua, della tradizione e della storia delle regioni dove si intende insegnare». Elementi “ imprescindibili” per un insegnante, secondo la Lega, che ha proposto in commissione alla Camera l’applicazione di un esame ad hoc per garantire che gli insegnanti ne siano in possesso.
È la nuova polemica che ha bloccato i lavori nella commissione che sta lavorando sulla riforma della scuola e che riaccende lo scontro tra Lega e Pdl.
La proposta è stata avanzata dalla deputata leghista Paola Goisis che ha chiesto: «dovrà esserci un albo regionale al quale potranno iscriversi tutti i professori che vogliono. Ma prima dovrà essere fatta una pre-selezione che attesti la tutela e la valorizzazione del territorio da parte dell'insegnante».
«L'istruzione è un tema troppo serio e non può divenire oggetto di pericolose incursioni ideologiche dal sapore tutto nordista – replica dall’opposizione Manuela Ghizzoni del Pd».
Ma la Lega per ora non molla, «i titoli di studio devono passare in secondo piano – lamentano dal carroccio – non garantiscono un'omogeneità di fondo e spesso risultano comprati. Pertanto non costituiscono una garanzia sull'adeguatezza dell'insegnante. Questa nostra proposta, che è l'unico punto che noi chiediamo venga inserito nella riforma, punta ad ottenere una sostanziale uguaglianza tra i professori del Nord e quelli del Sud. Non è possibile, infatti, che la maggior parte dei professori che insegna al Nord sia meridionale».

Un arsenale di lame con simboli nazisti e fascisti

giovedì 9 luglio 2009

Leggo e pubblico il seguente articolo tratto da varesenews


Emergono nuovi dettagli sulla vicenda della guardia giurata che, in preda a un raptus improvviso, ha "minacciato" pistola in pugno un'emettitrice automatica di biglietti (foto) alla stazione Nord di Busto Arsizio. In è particolare sul suo piccolo arsenale di armi bianche, perlopiù imitazioni di armi e baionette in uso nella seconda giuerra mondiale, qualcuna anche con chiari simboli nazisti e fascisti, riproduzioni peraltro in libera vendita ma che la Polizia gli ha sottratto, visto lo stato mentale alterato dimostrato dall'uomo. Su una delle lame si legge il motto delle SS di Himmler: Meine Ehre heisst Treue, il mio onore si chiama fedeltà. Il fodero è decorato con le due S runiche simbolo del temutissimo corpo scelto, terrore dell'Europa negli anni Quaranta, e svastiche stilizzate.

Il fatto è accaduto lunedì mattina alle 6,30 circa, con numerosi testimoni presenti fra pendolari e personale delle ferrovie. Sembra che l'uomo, un 56 enne senza precedenti, separato e convivente, con due figli giovani, che lavora presso un istituto di vigilanza milanese, avesse per errore inserito un biglietto nella fessura per le carte di credito, bloccando in tal modo la macchina. Si è subito agitato, ma anche quando il personale ha spiegato che, non avendo al momento le chiavi, avrebbe comunque potuto risolvere il problema entro la tarda mattinata, l'uomo non si è calmato. Ha anzi estratto la pistola, che era scarica, va detto, essendo le cartucce nella tasca della divisa (ma gli astanti non potevano saperlo), dando in escandescenze all'indirizzo della macchina. Da qui l'intervento della Volante che lo ha condotto in commissariato, dove ha continuato a dare segni di squilibrio, e ha poi proceduto a perquisirne l'abitazione, trovando le armi. All'uomo, denunciato per procurato allarme, è stata sequestrata anche la Smith&Wesson Magnum 357 d'ordinanza. Starà ora alla Prefettura valutare se togliere il porto d'armi alla guardia giurata, presumibilmente caduta preda di un esaurimento nervoso.

Deputato Lega Nord canta Napoli Merda (Matteo Salvini)

martedì 7 luglio 2009

Fascismo, neofascismo: La frontiera Comunitarista!

lunedì 6 luglio 2009

Quando qualcuno incontra un appartente ai movimenti antifascisti, la prima questione che gli pone è che il fascismo è morto ormai da 60 anni.

La risposta a questa questione è che il fascismo non è morto, è come l'energia, non scompare ma si trasforma.

Borghezio è stato beccato ad insegnare le nuove teorie fasciste, ad un gruppo di francesi, nel quale lui diceva espressamente che il nuovo fascismo non doveva dichiararsi tale, e che doveva avere una espressione territoriale meglio se radicata al territorio, una sorta di "Piccola Patria", aggiungerei io.

Ed ecco che qui entra in gioco il "Comunitarismo". Al festival delle culture antifasciste l'esperto di neofascismo Valerio Evangelisti, ha spiegato come oggi movimenti che mescolano idee di destra e idee di sinistra stanno nascendo per screditare il movimento antifascista, svuotandolo di contenuto, proponendo un movimento non fascista e antifascista ma con idee comunitariste, favorendo le piccole patrie, con l'audeterminazione dei popoli ad esempio.

A Busto Arsizio movimenti di questo genere si identificano in Comunità Giovanile. Movimento che molto in comune ha con Movimento zero, forte movimento comunitarista.

Le idee che promuovono questi movimenti potrebbero essere anche condivisibili, da entrambi gli schieramenti ideologici, il problema è che fonde i due a danno solamente di uno che è quello di sinistra. Ecco perché questo movimento è un pericolo all'antifascismo, in quanto tende a svuotare di contenuti il panorama di sinistra, impossessandosene. La destra invete non perde nulla, in quanto nuovi movimenti come la "destra sociale" o "la lega nord" continuano a portare avanti la propaganda fascista e razzista.

Intervista a Valerio Evangelisti fatta al festival sociale delle culture antifasciste dopo il dibattito Movimenti neofascisti e destra radicale in italia




Domanda comune a fincardi,Evangelisti,Ferrari fatta al festival sociale delle culture antifasciste dopo il dibattito Movimenti neofascisti e destra radicale in italia

Come un uomo sulla terra - Film documentario

mercoledì 1 luglio 2009

Buongiorno a tutti

Il 9 luglio 2009 ore 23.40, andrà in onda su Rai3 (DOC3) il Film Documentario

COME UN UOMO SULLA TERRA
di Andrea Segre, Dagmawi Yimer e Riccardo Biadene
prodotto da Asinitas Onlus e ZaLab (52’ – 2008)

Per la prima volta in un film, la voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa.
Dal 2003 Italia ed Europa chiedono alla Libia di fermare i migranti africani. Da maggio di
quest’anno la marina italiana respinge i migranti in Libia. Ma cosa fa realmente la polizia libica? Cosa subiscono migliaia di uomini e donne africane? E perchè tutti fingono di non saperlo?

Mentre L'Italia stringe alleanze e da strette di mano al Colonnello Gheddafi, mentre il governo con campagna zenofobe e razziste non da nemmeno asilo politico come dai trattati internazionali ai migranti che scappano dalle ingiustizie e dalle barbarie africane, ci rendiamo complici di atrocità..

invito tutti alla visione del Film e a sottoscrivere la petizione

PETIZIONE IO NON RESPINGO

un saluto

ivan

La prova che Berlusconi è un mafioso

martedì 30 giugno 2009

100% Animalisti?

Vi scrivo questo post per informarvi di questa curiosa realtà.

Mi sono imbattuto in questi curiosi individui, essi sono un gruppo animalista, anzi più che animalista, che fa dell'attivismo mono direzionale. Ovvero, il loro obiettivo è la salvaguardia di ogni essere vivente, costi quel che costi.. e per fare questo sono convinti di dover girare con i paraocchi, sono convinti che chiunque non è d'accordo con loro, è loro nemico e va sconfitto, con qualsiasi mezzo, calpestando pure la dignità umana.. Infatti il loro motto è "Gli animali saranno rispettati, o perché la gente li ama, o perché avrà paura di quello che gli potrà accadere..."
Girando il loro forum, mi sono imbattuto in una particolare sezione, chiamata bacheca del karma...

Questa: http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/bacheca-del-karma-vf56.html



Qui, come potete vedere, si fa una raccolta dei necrologi di persone morte, da pescatori, allevatori, contadini, cacciatori, o anche semplici persone che mangiavano anche carne, e si infierisce su di loro, esultando per la morte e felicitandosi.
Dopo lo shock, e dopo aver tentato il dialogo con loro, in modo più che civile e rispettoso, per comprendere ciò che a me pare assurdo, mi hanno bloccato e censurato su tutti i fronti, in maniera molto fascista...

A questo punto mi sono visto costretto a realizzare questo video, dove dico la mia, e per cui ho ricevuto alcune minacce di denuncia da parte loro, e in particolare da parte del presidente dell'associazione, Paolo Mocavero. Io l'ho lasciato libero di commentarlo, gli ho informati della presenza, e lasciato diritto di replica e smentita. Eppure nessuno di loro ha lasciato commenti visibili.
Ebbene ancora perplesso dal comportamento di questi individui, avrei molto da raccontare, ma vi lascio con il link del video, che dice tutto ciò che è importante sapere, se potete fatelo girare, e aggiungete la vostra opinione:



Un saluto a tutti, Davide.

Contestazione a Cinisello Balsamo

domenica 21 giugno 2009



Berlusconi inneggia all'odio e alla diversità antropologica di chi vota differente.. dice che in un paese democratico la maggioranza governa... ma la porola "governo" in una democrazia non esiste.. chi viene eletto "Amministra" il bene pubblico, raccogliendo le richieste del demos (popolo) .. e allora che si dicano le cose come stanno, che siamo in una "dittatura della maggioranza", un ritorno del regime con consenso popolare, consenso ottenuto storpiando il valore della democrazia..

L’Italia in Afghanistan è in missione di pace o in guerra?

giovedì 18 giugno 2009

Mentre Berlusconi promette ad Obama un maggiore impegno in Afghanistan spunta un video di El Mundo che mostra i militari italiani della Folgore mentre combattono accanto a soldati Usa in Afghanistan e riporta una breve intervista al generale italiano Rosario Castellano. Il filmato è stato realizzato al forte di Bala Murghab, nella provincia di Baghdis. Gli statunitensi stanno prendendo posizione, e nelle vicinanze truppe italiane e statunitensi, appoggiate dal cielo dagli elicotteri Mangusta, portano a termine un’operazione contro i Talebani.



Al forte arriva anche il generale Castellano, che spiega ai cronisti spagnoli come presto anche le truppe di Madrid arriveranno nell’area, ufficialmente sotto controllo spagnolo, e daranno il cambio agli italiani della brigata Folgore. Il generale sale su una torretta di vigilanza, ma un razzo cade vicino e i soldati scortano il loro comandante fino a un blindato, a bordo del quale Castellano lascia il castello.

La Brambilla saluta con il "Saluto Romano"

mercoledì 17 giugno 2009

Sarkozy parla del nuovo ordine mondiale e di come debbe essere totalitario..

martedì 16 giugno 2009

L'Msi lancia le «ronde nere» Sul basco l'aquila imperiale

sabato 13 giugno 2009

Pattuglieranno le strade nell'ambito del ddl sicurezza. Minniti (Pd): delirio. Donadi: «Ricordano le SS»

Un delegato in divisa al convegno (Ansa)
Un delegato in divisa al convegno (Ansa)
MILANO - Sono pronte a debuttare le ronde della «Guardia nazionale italiana», già ribattezzate «ronde nere», pronte a pattugliare le strade 24 ore su 24, affiancando le «ronde padane» non appena sarà in vigore il disegno di legge sulla sicurezza approvato dal Parlamento. L'Associazione onlus «Guardia nazionale italiana» è stata presentata sabato mattina a Milano durante il primo convegno nazionale del Movimento sociale italiano - Destra italiana. Per ora, spiegano i vertici nazionali dell’Msi, ci sono a disposizione 2.100 volontari in tutto il Paese, concentrati soprattutto in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. La Guardia nazionale è un’iniziativa apolitica, precisano, nell’ambito dell’attività del nascente Partito Nazionalista italiano guidato da Gaetano Saya, rinviato a giudizio nel 2004 per propaganda di idee fondate sulla superiorità e l'odio razziale, diffuse attraverso il sito Destranazionale.org.

LA DIVISA - In un'intervista realizzata da «Peacereporter» l'ispiratore politico Gaetano Saya, ha detto: «Abbiamo superato ampiamente le duemila adesioni. Ogni giorno ne arriva una valanga di nuove, soprattutto ex appartenenti alle forze dell'ordine». Saya ha descritto la divisa che indosserà chi farà le ronde: camicia grigia con cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera laterale, basco o kepì grigio con il simbolo dell'aquila imperiale romana. Il loro equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero.

«LA POLITICA NON C'ENTRA» - «La nostra funzione sarà esclusivamente di segnalazione, per comunicare qualsiasi problema alle forze dell'ordine - spiega Giuseppe Giganti, coordinatore nazionale delle Guardie -. Costituiamo una Onlus, inquadrata come Protezione civile, a cui tutti possono accedere, anche chi è di sinistra perché la politica non c'entra». Dei volontari finora raccolti, circa il 30% sono ex appartenenti alle Forze dell'ordine, dislocati in tutto lo Stivale, dalla Lombardia alla Sicilia, con un'ottantina di iscritti fra Milano e Provincia. Assicurano di non avere alcun pregiudizio razziale perché «che sia un italiano o un extracomunitario a creare problemi non fa differenza», né simpatie verso il fascismo, «un'ideologia anacronistica che fa parte della storia», dice Giganti. Simboli e divisa «dicono chi siamo, allo stesso modo di polizia e carabinieri, e servono a essere riconosciuti come ronde, non per spaventare, altrimenti siamo pronti a modificare l'abbigliamento» precisa Roberto Guerra, coordinatore delle Guardie di Genova. A livello politico, l'Msi (insieme al nascente Partito Nazionalista Italiano che rimarrà però legato solo al Nord Italia) punta ad affermarsi come «la nuova destra conservatrice di Berlusconi che in Italia è tutta da rifare» spiega la neo-presidente nazionale Maria Antonietta Cannizzaro, moglie di Saya. «Sosteniamo il Pdl e manteniamo buoni rapporti con la Lega, con cui condividiamo tante idee e speriamo di collaborare» ha concluso la Cannizzaro.

MINNITI: «SCONCERTANTE DELIRIO» - «Come volevasi dimostrare. Adesso arrivano le camicie grigie promosse dall'Msi che si affiancano alle camicie verdi. Si sta rivelando del tutto esatta la previsione di una cattiva partitizzazione della sicurezza nel nostro Paese», afferma in una nota il responsabile Sicurezza del Pd Marco Minniti. «L'idea che il controllo del territorio possa essere affidata ad associazioni, milizie che si identificano con un colore politico, è un colpo al cuore ai principi di ogni democrazia liberale. La previsione era sin troppo facile. Ora si faccia qualcosa per fermare questo sconcertante delirio».

DONADI: «RICORDANO LE SS» - Per il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, «a Milano è avvenuto un fatto gravissimo e pericoloso: le camicie grigie presentate dall'Msi ricordano le camicie nere e quelle di Ernst Rohm, che fondò le Sa, da cui nacquero le Ss. Le ronde dell'Msi rievocano la più terribile pagina della storia europea dell'ultimo secolo. Un'offesa alla nostra storia ed alla democrazia. Questo episodio rende ancor più evidente che il testo sulla sicurezza che legittima le ronde è sbagliato e che si sta avverando quanto avevamo previsto: il proliferare di gruppi d'azione di ispirazione politica». Alla luce di questo episodio «il governo deve fare marcia indietro: la sicurezza dei cittadini deve essere garantita dalle forze dell'ordine, cui vanno destinati più fondi. Le ronde sono inutili per tutelare i cittadini e pericolose».

Se questi non sono fasci moderni ditemi voi

ivan

piu che mai antifascismo!! ora e sempre.. sempre ed oltre RESISTENZA!

Fumo di Candele

giovedì 4 giugno 2009



Fumo di candele

E', mi pare, un modo di dire "popolare" che indica una sorta di "allergia" rispetto ad alcuni luoghi di culto o riti, o religioni da cui si tende a stare lonatani, ma questa volta è peggio perché la puzza
si cela fra le candele di un invito al compleanno fra bambini frequentanti una scuola dell'infanzia di Busto.

Scrivo in quanto papà di una bimba di quella scuola, come cittadino ed elettore chiamato alle urne nei prossimi giorni.
Non indicherò nomi e cognomi non per omertà, ma per rispetto nei confronti di quell'ambito educativo che conosco da tre anni e che stimo e non indicherò nemmeno il partito e il candidato alle europee oggetto della campagna "sottotraccia" di cui segue descrizione auspicando (chi
visse sperando morì non si può dire, ma la speranza è l'ultima a morire) che si tratti solo della maldestra iniziativa personale di una fan accanita. Non metto nomi perché il bimbo festeggiato non c'entra, perché, come è sempre e giusto, la responsabilità è degli adulti, anche questa mia lettera...qualche giorno fa mia moglie trovò nell'armadietto di mia figlia, posto nell'atrio della scuola dell'infanzia che frequenta, un invito rivolto a bambini e famiglie a festeggiare il
compleanno di un compagno di classe in un luogo "connotato", definiremmo "di area", ma fin qui nulla di che (fino al limite del lecito ogni luogo porta con sé una storia o un'appartenenza, sta poi ai genitori scegliere per i minori e comunque prima sta l'amicizia fra i bambini che è affetto
e non oggetto d'uso). Ma il salto di qualità dell'invito scritto alla festa lo si poteva cogliere nel post scriptum: "i tuoi genitori hanno gia deciso chi votare il 7 giugno? se sono incerti, i miei ti propongono non un partito, ma una persona di cui si fidano", a ciò è stato allegato il "santino" del candidato con indicazione di voto. Il personale docente e non della scuola era all'oscuro di tutto.
Lo so che il Capo diviene modello per la massa come nelle migliori tradizioni di regime, ma qui con i compleanni si sta esagerando!

Tutto ciò si commenta da solo. Ma fatti salvi tutti gli omissis descritti sopra (in quanto io ex-candidato alle scorse provinciali il "giochino" di sostenere anche oggi la mia parte con tale narrazione sarebbe stato facile. La sfida oggi è provare fino in fondo ad essere diversi) rivolgo ai lettori della presente una sorta di appello:

passare dall'indignazione privata almeno alla "descrizione pubblica", perché non ci si rassegni a dire " e va bè..." e farla sempre passare così "in cavalleria", ma si riprenda il gusto di riflettere, ed agire, a partire da ciò che cantava già qualche anno fa De Andrè: "...la maggioranza sta come una malattia, come una sfortuna, come un'anestesia, come un'abitudine"

elis ferracini

Comitato Antifascista


Video CartaGiro



scusate il volume.. alzatelo al massimo all'inizio ..

Banche Armate 2009

lunedì 25 maggio 2009



ciao a tutti

Oggi vi scrivo perché l'articolo della costituzione numero 11 viene violato senza che ci venga detto nulla e con la nostra collaborazione, noi lavoriamo nelle aziende e nelle banche che trattano e smerciano armi nel mondo, dando manforte ai conflitti dove ancora una volta è il popolo a soffrirne.



L’esempio delle Banche Armate è il classico esempio di come il popolo venga usato da un sistema economico finanziario e sociale, per agire contro se stesso. Se abbiamo una visione globale di popolo capiamo che i lavoratori non possono essere legati per vivere ad un salario, il cui unico modo per averlo è tramite prestazione di lavoro, che in molti casi non puoi dare in modo etico. Questo porta a creare una classe di schiavi d’ecopa moderna che fanno di tutto per vivere in quanto costretti dal salario a una vita da mercenari. In questo modo ci rendiamo complici e uniche vittime di ciò che ci farà morire.


L’export italiano di armi è semplificato graficamente da queste 2 mappe che allego


Festival sociale delle culture antifasciste - Bologna 29 maggio - 2 giugno 2009

giovedì 21 maggio 2009

Festival sociale delle culture antifasciste - Bologna 29 maggio - 2 giugno 2009


1°Festival sociale delle culture antifasciste:

dal 29 maggio al 2 giugno 2009 a Bologna presso il Parco delle Caserme Rosse in Via di Corticella 147/2.
Maggiori informazioni sul sito del festival all'indirizzo
Per info e contatti


Adesione a "NO AL RAZZISMO"

Buona giornata,
lo sgomento e l'indignazione di fronte al pacchetto sicurezza approvato recentemente dal "nostro" Parlamento ha convinto alcuni democratici della necessità di far sentire forte la voce di opposizione a tali norme attraverso un evento grosso, importante da organizzarsi in città.
Ci appelliamo alle organizzazioni e singoli perchè esprimano disponibilità a mettersi insieme per organizzare qualcosa a riguardo.
ORA vi chiediamo di rispondere a questo messaggio per indicare se c'è interesse, motivazione e forze necessarie per rispondere NO AL RAZZISMO attraverso un evento pubblico.


Il Comitato antifascista di Busto Arsizio Aderisce all'iniziativa "NO AL RAZZISMO" promossa da Alterlist.

G8 degli studenti

lunedì 18 maggio 2009



è insostenibile l'informazione che c'è in Italia. Al telegiornale viene detto che le forze dell'ordine hanno reagito con la carica contro gli studenti dopo aver ricevuto il lancio di uova marce. Ma la verità come al solito è un'altra...

"CartaGiro" Biciclettata alla scoperta della Costituzione Italiana
Busto Arsizio 2 giugno 2009

http://www.comune.desio.mi.it/upload/desio/notizie/LOGO%20def%20%20biciclettata%20Agenda%2021_2764_2541.jpg

Biciclettata del 2 giugno 2009 ore 10.00

2GIUGNO 2009 - ORE 10.00

In occasione della Festa della Repubblica, il Comitato Antifascista di Busto Arsizio, organizza una biciclettata per Busto Arsizio passando per quei luoghi della città che rimandano ad articoli precisi della costituzione. Durante la biciclettata saranno consegnate, a dei destinatari ben precisi, gli articoli della costituzione.

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Intervento di Grillo sul Fascismo di oggi

martedì 28 aprile 2009



Il Fascismo Oggi è diverso da quello del ventennio.. Oggi si maschera, non parla di se, storpia le parole per confondere..

Il fascismo di oggi, ha ragione Grillo quando dice che è il "Piano di Rinascita Democratica del P2"

Il Comitato Antifascista di Busto Arsizio, cerca di combattere con la cultura queste nuove forme esteriori del Fascismo..

Festa e Liberazione ... cosa hanno detto di noi!

lunedì 27 aprile 2009

Ha riscosso un buon successo di pubblico Festa e Liberazione, la serata indetta da un gruppo di associazioni che si riconoscono nei valori democratici dell'antifascismo per attendere insieme la simbolica alba del 25 aprile (la mezzanotte) fra musica, intrattenimento e interventi di vario segno. Un piccolo spaccato intergenerazionale di società civile quello ospitato venerdì sera dalla Colonia Elioterapica, dai bambini dei giovani impegnati di ieri e di oggi a pensionati che giovanissimi videro direttamente i fatti di quel 1945 che segnò la fine della Seconda Guerra Mondiale e dei regimi nazifascisti.
Una serata dedicata in buona parte alla musica e al ballo, con banchetti per ognuna delle associazioni partecipanti (ANPI, Comitato antifascista, Coordinamento Oratori di Busto Arsizio, 26x1, Amici della Cascina Burattana, Migrando, Alterlist, Liberi di Pensare, ApeGas-gruppo di acquisto solidale, Comitato bustese Genova 2001) e un forte spirito comune. La serata fredda non ha ostacolato l'afflusso di circa un centinaio di persone. All'ingresso a vigilare uno schieramento di forze dell'ordine: dopo il concerto di estrema destra annullato sabato scorso girava voce di possibili "ritorsioni".

A "presiedere" i festeggiamenti il sindaco Gigi Farioli: la manifestazione è infatti entrata di diritto fra i momenti del programma delle celebrazioni cittadine. «Molto ci divide» riconosceva in termini politici il primo cittadino, «ma deve unirci un quadro condiviso basato sull'antifascismo storico e sul ripudio di ogni intolleranza. Questo momento di incontro è importante: i totalitarismi hanno sempre temuto l'incontro razionale fra le persone, il confronto di intelligenze nel segno della libertà». Fra le cose che restano a dividere, anche iniziative come quelle che vengono da Roma, tese ad equiparare chi fu nella Resistenza e chi la combattè: come il ddl 1360, citato ad esempio negativo dal presidente di Anpi Busto Arsizio Gianluigi Ceriotti.
Significativo l'intervento di don Alberto Lolli in rappresentanza degli oratori cittadini, a partire dal "suo" di San Luigi. La sua presenza è segno di una ricucitura in corso, di un lento abbattersi di decennali diffidenze fra "anime" diverse ma complementari. Le sue parole sono state nel segno della libertà come conquista. «Non sapevo come mi sarei potuto esprimere, poi proprio oggi ho trovato la lettera di una ragazza che mi scriveva: don Alberto, io voglio fuggire, lasciare la casa, la scuola, per sentirmi libera. Ho pensato allora a chi per la libertà non è fuggito, ma si è donato. Ai giorni del rischio e della morte. A quei preti che non benedicevano gagliardetti, che non si inchinavano ai prepotenti, ma stavano vicini a un popolo avvilito e accoglievano fuggitivi e rifugiati senza distinzioni di fede religiosa e credo politico: li abbiamo ricordati oggi con le nostre fiaccole accese». Resistenza è anche «essere qui insieme e condividere valori di libertà». Voci gridano, dice don Alberto: gridano «resisti, rimani, anche quando vuoi scappare, quando il tuo Paese ti fa rabbia, quando tutto si dilegua nell'egoismo, quando i tuoi genitori, riempiti la tua pancia e il tuo portafogli, sono troppo impegnati a litigare per sentire il tuo dolore». E la parola suprema di Resistenza e di libertà «è quella dei martiri e dei caduti che ci fanno tornare a dire con orgoglio "siamo italiani"».

Nel pomeriggio di ieri 24 aprile si era svolta la fiaccolata per le vie di Busto Arsizio partita dai cippi che ricordano, sparsi per la città, alcuni partigiani morti per la libertà alla presenza del sindaco Gigi Farioli che ha guidato una delle due fiaccolate e di numerosi esponenti del consiglio comunale del Pd, della Lega, di Rifondazione Comunista e di "La voce della città".

64° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE: GIOVANI IN PRIMA FILA

martedì 21 aprile 2009

Il Comitato Antifascista di Busto Arsizio, per il 24 aprile propone una serata di "FESTA E LIBERAZIONE" nella quale in stile, "tutte le facce dell'amore", interverranno realtà antifasciste e realtà che operano nel sociale, a Busto Arsizio, intervallate da musiche e cibarie.

Durante la Festa, patrocinata dal comune, verranno raccolti i fondi da devolvere alle vittime del terremoto in Abruzzo, per la realizzazione di un progetto comune con l'amministrazione comunale.

Il Comitato Antifascista Inviata dunque, tutti coloro che vogliono festeggiare la liberazione dal nazzifascismo, in una serata di ricordo e attualizzazione.



Partecipa all'evento anche su Facebook

Anche Busto Arsizio è (Comitato) Antifascista!!

domenica 5 aprile 2009

Il Comitato Antifascista di Busto Arsizio ha aderito all'appello, e ha partecipato oggi alla Manifestazione del 5 aprile 2009 contro la manifestazione di Forza Nuova neofascista..


Il Cavaliere esige più poteri

sabato 4 aprile 2009

Dopo essersi consacrato leader assoluto del nuovo partito della destra italiana, il Popolo della Libertà (PDL), il primo ministro Silvio Berlusconi ha annunciato che cercherà di riformare la Costituzione per aumentare i suoi poteri.

"La soluzione sta nel creare un nuovo equilibrio tra i poteri. È necessaria una nuova architettura istituzionale per creare un Parlamento più rapido ed efficiente ed un Esecutivo piú potente, ha spiegato il Cavaliere.

Il premier italiano ha reso pubbliche le sue intenzioni durante la chiusura del congresso che ha ufficializzato il suo nuovo partito, una fusione della destra con l'estrema destra: alla formazione originaria di Forza Italia si è unita Alleanza Nazionale capeggiata da Gianfranco Fini, xenofobo dichiarato.

Berlusconi ha spiegato le ragioni per cui intende riformare la Magna Carta italiana. "Sfortunatamente in Italia il primo ministro non gode degli stessi poteri di cui godono i primi ministri delle grandi democrazie", ha sottolineato ai suoi militanti.

"I poteri sono pressochè inesistenti, falsi e il governo non può intervenire rapidamente. Lo stato è drammaticamente lento. Ragione per cui l'Esecutivo deve governare e il Parlamento deve legiferare e controllare", ha aggiunto.

In Italia per riformare la Costituzione sono sufficienti due terzi del Parlamento. Il premier ha comunque anticipato che effettuerà i cambiamenti necessari con o senza l'appoggio dell'opposizione di sinistra, anche se ha cercato di mostrarsi disposto a discutere le loro proposte.

"Se ci sarà un atteggiamento di confronto sarò il primo a rallegrarmene perché il paese ha bisogno di garantire la governabilità", ha affermato.
Ciò nonostante, quel che primeggia tra le fila dell'opposizione è un sentimento di sfiducia. Alcuni dirigenti, pur concordando che il sistema politico italiano soffre di paralisi cicliche, non credono alle intenzioni del magnate dei media Silvio Berlusconi.

"Quello che Berlusconi cerca di fare è diventare un nuovo ducetto (un piccolo Mussolini)", ha affermato Antonio Di Pietro, leader del partito Italia dei Valori.

"Vuol fare tabula rasa della Costituzione per diventare il padre-padrone della sua nuova azienda "Italia", ha aggiunto Di Pietro, ex giudice anticorruzione.

Marc Lazar, analista politico, ha spiegato gli obiettivi che Berlusconi insegue con il suo nuovo partito, allo scopo di rafforzare il suo potere.

"Silvio Berlusconi si è regalato un superpartito al suo servizio per portare avanti senza ostacoli il suo mandato quinquennale, accrescere la sua autorità ed eventualmente diventare presidente della Repubblica", ha dichiarato.

È un partito che raggiungerà un ampio elettorato, dai piccoli artigiani agli imprenditori passando per gli strati più popolari spaventati dalla globalizzazione e dall'immigrazione", ha aggiunto.

Il congresso che segna la nascita del PDL avviene a quindici anni dalla prima vittoria elettorale di Berlusconi, nel marzo del 1994.

"Molta autocelebrazione, un'ennesima apoteosi di Berlusconi ma niente di concreto per il paese" ha denunciato Pier Luigi Bersani, responsabile economico del Partito Democratico dell'opposizione.

[Articolo originale]

Per qualcuno il G8 di Genova 2001 ... spera che muoiano tutti...

giovedì 2 aprile 2009



realizzazione: http://islainfinita.altervista.org Carlo Giuliani, un ragazzo, moriva, ucciso, durante il G8 di Genova. Questo l'inqualificabile commento dell'accaduto pronunciato da due membri delle forze dell'ordine. ...

Bertinotti che parla della democrazia italiana

martedì 31 marzo 2009



Carmelo Albanese chiede all'ex presidente della camera se la democrazia non abbia perso il suo significato e spiegazioni sul perchè una volta al governo la sinistra non abbia fatto luce sulle stragi insolute e i misteri italiani.

Fini: "Cambiamo la Costituzione"

sabato 28 marzo 2009

Ora, che le poltrone dello stato, regione, province e comuni sono state conquistate con il consenso, bisogna cambiare i principi della nostra società!!

Fini: "Serve una grande stagione costituente"

Al Congresso costitutivo del Popolo della Libertà è il giorno del presidente della Camera. «È necessario cambiare la seconda parte della Costituzione»


immagine di separazione
Al Congresso costitutivo del Popolo della Libertà è il giorno di Gianfranco Fini. Il leader di AN, uno dei due maggiori partiti che andrà a costituire la nuova formazione politica, è salito sul palco poco prima delle 13 per il suo discorso. Ieri, venerdì 27 marzo, era toccato al premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi (Foto di Tusciaweb).
Dal palco Gianfranco Fini invita il Pdl a discutere nelle prossime settimane su come orientare il proprio voto al referendum elettorale di giugno. È uno dei primi concetti sviluppati da Fini che ha ripreso l'auspicio di Berlusconi per un sistema bipartitico. «Non so se siano maturi i tempi - ha aggiunto Fini -, ma il Pdl deve decidere come comportarsi al referendum». Quindi un appello diretto al premier: bisogna rilanciare una grande stagione costituente. Federalismo istituzionale, cioè revisione del bicameralismo perfetto e nuova forma di governo, sono i due punti chiave indicati dal presidente della Camera. In particolare, secondo Fini, è necessario cambiare la seconda parte della Costituzione. Servono riforme, ha sottolineato, che diano vita a una democrazia autenticamente rappresentativa, capace di governare e decidere: è questa la grande sfida dei tempi moderni, «altrimenti - ha avvertito - si rischia di non essere in linea con i tempi». Altra necessità indicata da Fini è quella di «far tornare il lavoro al centro dell'economia, in modo da produrre ricchezza reale: non ci dobbiamo inventare nulla, né scoprire alcunché. Dobbiamo fare leva sui valori tradizionali, scrivere nuove regole, concordate dalla collettività internazionale».


Di Pietro: "in Italia stiamo tornando al fascismo"





Ecco come il nuovo fascismo si (S)maschera!!

mercoledì 25 marzo 2009



La Cina è vicina?

martedì 24 marzo 2009

tramite Blog di Beppe Grillo il 24/03/09



Nessuno ha chiesto ancora l'embargo dei prodotti cinesi. Eppure Amnesty e Internet forniscono due ottime ragioni per farlo. La Cina è responsabile del 72% delle esecuzioni capitali nel mondo nel 2008: 1.718 su 2.390. La Cina sta applicando in modo scientifico la censura su Internet. E' un esempio per tutti i governi per la repressione del diritto di informazione. Da lunedì YouTube è oscurato in Cina. Il motivo, secondo la BBC, è un video con il pestaggio di monaci tibetani da parte di soldati cinesi. Le imprese italiane che "delocalizzano" in Cina sono due volte colpevoli. Perchè esportano lavoro e perchè finanziano una dittatura.


Le esecuzioni capitali nel 2008 sono raddoppiate a 2.390

tramite Ultime Notizie di admin il 24/03/09

Le esecuzioni capitali nel 2008 sono raddoppiate a 2.390 (in 25 Paesi) dalle 1.252 del 2007 (in 24 Stati). Ma Amnesty international, che ha diffuso oggi il rapporto annuale sulla pena di morte, è ottimista per l'abolizione della stessa in Argentina e Uzbekistan e per il fatto che, in Europa, resti soltanto la Bielorussia ad applicarla. L'anno scorso le sentenze di morte sono comunque aumentate a 8.864 (in 52 Paesi) dalle 3.347 del 2007 (51). La pena di morte continua a essere prevista in 59 Stati, ma nel 2008 solo 25 l'hanno applicata. Nel 2007 erano stati 24. La Cina si conferma al primo posto per numero di esecuzioni: 1.718, pari al 72% del totale.


Brunetta e i guerriglieri

giovedì 19 marzo 2009

dal Blog di Beppe Grillo il 19/03/09


Brunetta: "Sono un democratico e quindi credo molto più al voto che alle azioni di guerriglia. L'Onda non l'ho vista nelle recenti elezioni degli studenti quindi sono dei guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri". Forse Brunettolo si riferisce ai ragazzi picchiati al G8, o a Bergamo, o a Torino, o a Pisa, o ieri alla Sapienza a Roma. Pericolosi guerriglieri manganellati dai celerini. Brunettolo ha la testa troppo vicina al basso ventre. L'uccello, si sa, dà alla testa.



Aggiornamento

19.03.09 - I manganelli non fermeranno l’Onda
Ieri, 18 marzo 2009, la Sapienza è stata circondata dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, che hanno impedito coi manganelli agli studenti di uscire a manifestare. Con decine di contusi, nel silenzio dei media, continua la repressione violenta del movimento. G.B.

Il comunicato degli studenti de La Sapienza

"Ci bloccano il futuro, continueremo a bloccare la città!"

Sapienza in Onda

(19 marzo 2009)

Le banche Armate

mercoledì 18 marzo 2009

Tra tutti noi che neghiamo la guerra, quanti sanno che il semplice deposito dei nostri risparmi in un banca autorizzata all'import export di armi, può favorire la nascita o modificare le sorti di un conflitto armato?

In internet un movimento lotta contro le BANCHE ARMATE!!



Spinti dalla necessità di dare un segnale a Busto Arsizio, Il Partito della Rifondazione Comunista, Approfittando della votazione in consiglio comunale del Bilancio preventivo 2009, ha proposto una mozione di indirizzo dal seguente testo:

OGGETTO: MOZIONE DI INDIRIZZO AL BILANCIO 2009 – BANCHE ARMATE

In coerenza con l’articolo 11 della costituzione

Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Il sottoscritto Consigliere Comunale, considerando la situazione mutui del comune di Busto Arsizio, chiede:

1. che i mutui avvenire siano accesi con banche singole o appartenenti a gruppi bancari, che non traffichino in armamenti;

2. di avvalersi nelle decisioni del punto 1 del Report del senato e del governo italiano disponibili in rete agli indirizzi del governo e del senato,sotto elencati o di rivolgersi direttamente al ministero competente.

http://www.governo.it/Presidenza/UCPMA/rapporto_annuale.html

http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/docnonleg/15805.htm


ma l'esito è stato il seguente:



Fwd: Fw: Una Petizione contro la 1360


No all'equiparazione tra partigiani della Resistenza

e miliziani della Repubblica di Salò


PER RESPINGERE LA PROPOSTA DI LEGGE N. 1360/2008
ISTITUZIONE DELL'ORDINE DEL TRICOLORE E ADEGUAMENTO DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI DI GUERRA

ESPRIMI LA TUA ADESIONE ALLA PETIZIONE POPOLARE:
http://www.articolo21.info/14/appello/no-allequiparazione-tra-partigiani-e-combattenti.html

A giugno dello scorso anno è stata presentata alla Commissione Difesa della Camera la proposta di legge n. 1360 che equipara chi faceva i rastrellamenti per conto dei nazisti a chi è stato internato nei campi di concentramento e a chi ha fatto la Resistenza, tramite l'istituzione di una onorificenza: Cavaliere dell'"Ordine del Tricolore".

Propaganda fascista e nazista.

lunedì 16 marzo 2009


Girovagando su youtube, come avrete notato mi capita di fare speso ultimamente, ho trovato una serie di filmati di propaganda fascista, o nazifascista, che io ho segnalato alla comunità i youtube come incitazione alla violenza, dato che non c'erano campi di scelta corretti.

Ne posto un pò, ma ce ne sono un infinità... zeppe di foto della " gloria" fascista, di croci celtiche, qualche svastica, gente ancora che grida potere ai bianchi, zeppi di commenti xenofobi e razzisti ..


Cioè guardate questo intitolato comunisti al rogo:

http://www.youtube.com/watch?v=r2p-mZna1kU&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=KqMDSos7zhM&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=QYDKwyeC3l8&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=pQ_iUE_wjxY&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=onZQX7GdCVU&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=iVxmKDmfgVw&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=k4BOUZc3pD8&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=C8vnuesmNqg&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=jEEOolgmtLo&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=By7HtWqKX-A&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=xBc6Z2XH8Dg&feature=related


Essere Romeno

Per chi non ha visto la puntata delle iene il 6 marzo. Un piccolo riflesso del clima italiano nei confronti dello straniero, in questo caso il romeno. Condizione di xenofobia che lo stato non aiuta ad allentarsi ma che contrubiusce a crescere divulgando ogni crimine commesso da quest'ultimi.

http://www.youtube.com/watch?v=nUGu4eR-qU4&feature=channel_page

http://www.youtube.com/watch?v=KyAV80jq3c0&feature=channel

http://www.youtube.com/watch?v=ZhNkVeY4fJU&feature=channel


Testimonianze: La polizia scheda cittadini appartenenti a una minoranza etnica

venerdì 13 marzo 2009

13 marzo 2009

Testimonianze: La polizia scheda cittadini appartenenti a una
minoranza etnica (come nel fascismo)

Caro "Osservatorio", oltre duecento cittadini e cittadine veronesi (e molto altri se ne stanno aggiungendo) hanno firmato una lettera aperta, rivolta alle autorità civili e religiose, e a tutta la stampa locale, preoccupati per quanto accaduto all'alba di giovedì 5 marzo quando agenti di Polizia hanno "schedato" gli abitanti presso le piazzole di sosta (non è un campo nomadi!) di Strada La Rizza, solo perché appartenenti alla minoranza etnico-linguistica Rom. Si tratta di un brutto episodio di discriminazione razziale.«Cosa accadrebbe se domani
in un qualsiasi condominio di Borgo Roma, Borgo Trento o Borgo Venezia arrivassero funzionari di Polizia in divisa, svegliando all'alba tutti i membri delle nostre famiglie, per fotografarci di fronte e di profilo, con un cartello identificativo in mano, dicendoci che si tratta di un'operazione di controllo? Come reagiremmo? Certamente lo riterremmo intollerabile e gravemente lesivo della nostra dignità.Noi sottoscritti, cittadine e cittadini veronesi, abbiamo saputo che, all'alba del 5 marzo 2009, agenti di Polizia della Questura di Verona
hanno videofilmato e fotografato, di fronte e di profilo, le persone residenti o domiciliate presso le piazzole di sosta di Strada La Rizza, Forte Azzano, famiglie residenti in Verona da decenni; si tratta di nostri concittadini italiani che si riconoscono come appartenenti alla minoranza etnico-linguistica Rom.Apprendiamo da un quotidiano locale che questi concittadini sarebbero stati fotografati da personale di Polizia con un cartello in mano indicante cognome, nome e data di nascita e numero progressivo, nonostante il possesso da parte loro delle carte di identità e la loro regolare iscrizione ai registri
anagrafici; sarebbero stati sottoposti a tale procedura anche alcuni minorenni. In qualità di semplici cittadini e cittadine, riteniamo che il possesso di carta di identità e la regolare iscrizione nei registri anagrafici locali, dovrebbero preservarci, a prescindere dalla nostra appartenenza linguistica, religiosa, etnica o dalle provenienze culturali o geografiche di ciascuno di noi, dal subire metodi di identificazione che, al di fuori dei casi tassativamente previsti dal
nostro ordinamento, riteniamo lesivi della dignità personale.Se, poi, come risulta da talune agenzie Ansa, tale procedura fosse stata effettivamente programmata unicamente con riferimento a persone residenti nei "campi nomadi" veneti, la nostra preoccupazione non potrebbe che aumentare: riservare un trattamento deteriore ad un'intera categoria di persone a causa della loro appartenenza ad una minoranza etnica costituisce certamente offesa intollerabile ai più basilari principi giuridici su cui si fonda la nostra comunità. Dove non c'è democrazia e dove non c'è pace per i Sinti, i Rom, gli "zingari", non
ci sarà pace e democrazia neppure per tutti gli altri, perché tutti siamo parte di questa città: ci attiviamo dunque per noi stessi, per la nostra comunità civile, per i nostri figli, perché la città e la società in cui con responsabilità ed onesta consapevolezza vogliamo vivere nasca dal rispetto del diritto e della vita di ognuno.Non vogliamo limitarci ad una mera testimonianza di solidarietà, ma anche attivarci perché tutti, ma proprio tutti, possano da una parte diventare titolari di diritti civili, economici, sociali, politici e culturali e dall'altra assumersi la responsabilità di doveri per una inclusione sociale che non comporti annullamento della propria specificità e non generi e alimenti conflittualità».

Primi firmatari: Mao Valpiana, Michela Semprebon, Carlo Castiglioni
Carlo Melegari, Matteo Danese, Renzo Fior; seguono più di 200 firme


Il Cavaliere e le papere

giovedì 12 marzo 2009


tramite voglioscendere il 11/03/09

Vignetta di Roberto Corradi













Dunque il Cavaliere vorrebbe che i parlamentari non votassero più in aula. Basta con queste lungaggini della vecchia politica. Basta con questi riti tanto cari alla sinistra. Lo facessero (al massimo) per delega. Delega a chi? Ai capigruppo. Diciamo una decina in tutto. Magari neanche in aula, direttamente a Palazzo Grazioli, mentre lui mangia il tris di pasta. Chi è d'accordo alzi la mano, benissimo, e lei, laggiù, l'astenuto, mi versi un po' d'acqua, per favore.

Tutto più rapido, più efficiente, più moderno. Come accadeva durante i suoi antichi consigli di amministrazione. Quelli che lui presiedeva in via Rovani, a Milano, ai tempi eroici della tv commerciale e delle holding e delle pupe di Drive in, con il Confalonieri seduto alla sua destra e poi Galliani, Dell'Utri, Bernasconi, Foscale, eccetera. Unanimi tutti al suo volere. E incantati, nei rari momenti di silenzio, dal fruscio di ciabatte che si sentiva provenire dal piano di sopra, dove viveva ancora nascosta al mondo (e alla prima moglie e al sacerdote) la silente Veronica. Per quattro lunghi anni, quando si dice il sentimento.

Beati i molti politologi che di giorno in giorno intravedono nello sguardo acuto del Cavaliere, nelle sue azioni e minacce, l'embrione dello statista che si perfeziona, si evolve, insieme con la sua primigenia idea di governo aziendale, autoritario, piramidale, che cede ai contrappesi della democrazia. Non sanno (o fanno finta di non sapere) che per lui vale e varrà per sempre l'imprinting delle papere di Lorenz. Le quali, nel suo caso, nuotano nello stagno in plastica di Milano Due, con palestre, piazzette, vigilanza armata intorno, transenne all'entrata, niente poveri tra i piedi. Il logo aziendale in ogni aiuola. E in ogni famiglia, una seconda moglie in soffitta.
(Vignetta di Roberto Corradi)


- Diritti dei Cittadini - Sonia Alfano

Pera e manganello in Università

martedì 10 marzo 2009

tramite Blog di Beppe Grillo il 10/03/09




Marcello Pera scrive testi importanti, ma che nessuno legge. Questo gigante del pensiero fa il piazzista dei suoi libri dove può, anche in un luogo pubblico come l'Università di Pisa. Mentre Pera illustra il suo testo fondamentale: "Perché dobbiamo dirci cristiani" in Ateneo, i celerini manganellano gli studenti che protestano in strada. Tutto molto cristiano. Gli studenti pagano la retta universitaria, ma non possono assistere all'esibizione di Pera. Non si può criticare il senatore Pera del PDL, prima craxiano, poi psiconano, mantenuto in Parlamento da quattro legislature con i soldi dei contribuenti.
In tutta Italia si picchiano ragazzi che protestano, anche in modo vile come è avvenuto a Bergamo. Così non si può continuare. Prima o poi ci scappa il morto. Nessuno deve essere autorizzato a picchiare un cittadino inerme, soprattutto se indossa una divisa. Non c'è extraterritorialità per la violenza. Invito gli studenti universitari a illustrare le loro tesi in Parlamento, inizierei da: "Perché non dobbiamo dirci piduisti e neppure mafiosi". Nel frattempo senatori e deputati noti alle Forze dell'Ordine (più di un centinaio) potrebbero ricevere opportune cariche di alleggerimento della Celere.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

"Caro signor Grillo,
sono Edoardo, ho 22 anni, studio alla facoltà di Scienze Naturali di Pisa e collaboro come free lance con il giornale toscano "il Tirreno". Venerdì pomeriggio io e un amico ci siamo recati alla facoltà di Giurisprudenza per assistere all'incontro con il senatore Marcello Pera, il quale doveva presentare un libro. L'idea era quella di provare a fare qualche domanda, ma purtroppo le cose non sono andate così. Arrivati davanti alla facoltà, ci siamo uniti al sit-in di protesta, poichè la facoltà era stata blindata. I poliziotti in tenuta antisommossa non hanno permesso a noi studenti di entrare nella facoltà e hanno intimato il dietrofront. noi abbiamo fatto un cordone non violento e, a mani alzate, abbiamo continuato a chiedere a gran voce di darci la possibilità di partecipare al dibatittito... non l'avessimo mai fatto... come potrà rendersi conto dai video, è bastato un minuto perchè gli animi dei ragazzi della celere si infiammassero. Abbiamo subito tre cariche e molti ragazzi si sono fatti male. alcune ragazze hanno ricevuto manganellate sugli arti, io ho una mano lussata e molti giovani che non conoscevo si sono ritrovati con la testa rotta... io non la chiamo per chiederle solidarietà (o forse si), ma le persone che sono finite negli scontri non erano "facinorosi", bensì giovani studenti che erano li per caso: a pensi che all'ospedale ho incontrato due ragazzi di 18 anni, due studenti calabresi che vivono a Pisa per fare l'università da nenche sei mesi, apolitici, che volevano solo assitere al dibattito.... il fatto è questo ....oltra al danno la beffa.....è vero che nel video alcuni ragazzi hanno acceso un fumogeno....ma da qui a pensare che otto poliziotti si siano feriti mi viene da ridere....io c'ero...e non sono un violento.....più sono saliti i nostri ferit, più aumentavano quelli dei poliziotti..... il fatto è che dai video si vede che siamo stati aggrediti....eppure stanno incominciando a fioccare le denunce contro di noi (resistenza???) e la stampa nazionale ha riportato solo i feriti della celere ... io sono sconvolto signor Grillo, qui è sempre peggio... se persino una città con un forte animo di sinistra come Pisa incomincia a vedere queste cose vuol dire che qualcosa è definitivamente cambiato....io la prego di rispondermi, anche solo per dirmi "non mi interessa" , la prego davvero... sono tre giorni che non dormo....
Chiedo scusa per al lettera che riporta le notizie senza né capo nè coda ma mi sento ancora molto scosso....sul sito di Pisa notizie potrà visionare i video..." Edoardo
Leggi Pisa Notizie


28 febbraio 2009, Bergamo soffre!

G8 2001 – BG 2009

Ho la nausea.

Non è giusto che anche questa oscena situazione, venga lasciata nel dimenticatoio, con qualche semplice commento amaro da chi non condivide... no non mi basta più, avrei voluto esserci io a prendere manganellate, piuttosto che essere dietro un pc a vedere questi video. Non è giusto che il nostro paese, e il nostro paese siamo noi, consenta questo. Come posso vivere serenamente, pensando che lo stato, e le forze dell'ordine permettano tutto questo? o peggio sono complici, e proteggano sfilate MILITARI ed anticostituzionali, di persone armate di spranghe e caschi, pronti a pestare chi non condivide, gridando "siamo tutti nazifascisti"... questo va ben oltre la libertà di parola e la libertà di manifestare, e per di più la polizia carica chi va a viso scoperto a manifestare, o chi addirittura non centra nulla.. proteggendo, da cosa poi?, i nostri amati nazifascisti.. perché? è una cosa gravissima, perchè nessuno sta facendo qualcosa? qualsiasi cosa? Perché la polizia la sta passando ancora una volta liscia? Non ci posso credere...Tutti coloro che guardano e tacciono, hanno venduto la propria libertà, e sono complici. Io non ci sto.
Prendete insegnamento da V per vendetta... Ok è un film, ma così surreale? Lo stato dovrebbe temere i popoli, non il contrario...Un evento simile, dovrebbe suscitare un frastuono di proteste clamorose, ed invece regna un silenzio di tomba.. è già successo al G8 un fenomeno simile... ok errare è umano, ma perseverare è diabolico....
Il problema nostro, è che siamo tutti con questa mentalità "noi cosa possiamo fare?"
Noi possiamo fare eccome, insieme siamo imbattibili, siamo 51 milioni di persone, se anche un decimo di noi si organizzasse a protestare contro il paese e non smettere fino ad ottenere quello che vuole, lo otterremmo!
Tutto quello che noi abbiamo, i nostri diritti e le nostre ricchezze, quel poco della nostra apertura mentale,ci è stato dato, con il sudore e le urla di chi manifestava contro il potere e reclamava i diritti di un futuro migliore per i propri figli... loro l'hanno fatto e l'hanno ottenuto, con meno dei mezzi di informazione che abbiamo noi.. perché noi non possiamo?
Quando tuo figlio ti guarderà negli occhi, e ti domanderà perché questa società è così orribile, perché nessuno ha fatto nulla per fermare tutto ciò prima che fosse troppo tardi, cosa gli dirai?
ancora scuse? Gli dirai che eri troppo occupato a pensare alla tua vita, alla tua pancia piena,... Gli dirai che hai studiato per avere uno stipendio per pagargli i suoi vizi? "Grazie papà, ma con i tuoi soldi non mi posso comprare la libertà.."

Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.

V

Scontri a Bergamo durante il corteo di Forza Nuova









Corteo Antifascista del 28 febbraio 2009 a Bergamo

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