Fumo di Candele

giovedì 4 giugno 2009



Fumo di candele

E', mi pare, un modo di dire "popolare" che indica una sorta di "allergia" rispetto ad alcuni luoghi di culto o riti, o religioni da cui si tende a stare lonatani, ma questa volta è peggio perché la puzza
si cela fra le candele di un invito al compleanno fra bambini frequentanti una scuola dell'infanzia di Busto.

Scrivo in quanto papà di una bimba di quella scuola, come cittadino ed elettore chiamato alle urne nei prossimi giorni.
Non indicherò nomi e cognomi non per omertà, ma per rispetto nei confronti di quell'ambito educativo che conosco da tre anni e che stimo e non indicherò nemmeno il partito e il candidato alle europee oggetto della campagna "sottotraccia" di cui segue descrizione auspicando (chi
visse sperando morì non si può dire, ma la speranza è l'ultima a morire) che si tratti solo della maldestra iniziativa personale di una fan accanita. Non metto nomi perché il bimbo festeggiato non c'entra, perché, come è sempre e giusto, la responsabilità è degli adulti, anche questa mia lettera...qualche giorno fa mia moglie trovò nell'armadietto di mia figlia, posto nell'atrio della scuola dell'infanzia che frequenta, un invito rivolto a bambini e famiglie a festeggiare il
compleanno di un compagno di classe in un luogo "connotato", definiremmo "di area", ma fin qui nulla di che (fino al limite del lecito ogni luogo porta con sé una storia o un'appartenenza, sta poi ai genitori scegliere per i minori e comunque prima sta l'amicizia fra i bambini che è affetto
e non oggetto d'uso). Ma il salto di qualità dell'invito scritto alla festa lo si poteva cogliere nel post scriptum: "i tuoi genitori hanno gia deciso chi votare il 7 giugno? se sono incerti, i miei ti propongono non un partito, ma una persona di cui si fidano", a ciò è stato allegato il "santino" del candidato con indicazione di voto. Il personale docente e non della scuola era all'oscuro di tutto.
Lo so che il Capo diviene modello per la massa come nelle migliori tradizioni di regime, ma qui con i compleanni si sta esagerando!

Tutto ciò si commenta da solo. Ma fatti salvi tutti gli omissis descritti sopra (in quanto io ex-candidato alle scorse provinciali il "giochino" di sostenere anche oggi la mia parte con tale narrazione sarebbe stato facile. La sfida oggi è provare fino in fondo ad essere diversi) rivolgo ai lettori della presente una sorta di appello:

passare dall'indignazione privata almeno alla "descrizione pubblica", perché non ci si rassegni a dire " e va bè..." e farla sempre passare così "in cavalleria", ma si riprenda il gusto di riflettere, ed agire, a partire da ciò che cantava già qualche anno fa De Andrè: "...la maggioranza sta come una malattia, come una sfortuna, come un'anestesia, come un'abitudine"

elis ferracini

Comitato Antifascista


Video CartaGiro



scusate il volume.. alzatelo al massimo all'inizio ..

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