Bertinotti che parla della democrazia italiana

martedì 31 marzo 2009



Carmelo Albanese chiede all'ex presidente della camera se la democrazia non abbia perso il suo significato e spiegazioni sul perchè una volta al governo la sinistra non abbia fatto luce sulle stragi insolute e i misteri italiani.

Fini: "Cambiamo la Costituzione"

sabato 28 marzo 2009

Ora, che le poltrone dello stato, regione, province e comuni sono state conquistate con il consenso, bisogna cambiare i principi della nostra società!!

Fini: "Serve una grande stagione costituente"

Al Congresso costitutivo del Popolo della Libertà è il giorno del presidente della Camera. «È necessario cambiare la seconda parte della Costituzione»


immagine di separazione
Al Congresso costitutivo del Popolo della Libertà è il giorno di Gianfranco Fini. Il leader di AN, uno dei due maggiori partiti che andrà a costituire la nuova formazione politica, è salito sul palco poco prima delle 13 per il suo discorso. Ieri, venerdì 27 marzo, era toccato al premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi (Foto di Tusciaweb).
Dal palco Gianfranco Fini invita il Pdl a discutere nelle prossime settimane su come orientare il proprio voto al referendum elettorale di giugno. È uno dei primi concetti sviluppati da Fini che ha ripreso l'auspicio di Berlusconi per un sistema bipartitico. «Non so se siano maturi i tempi - ha aggiunto Fini -, ma il Pdl deve decidere come comportarsi al referendum». Quindi un appello diretto al premier: bisogna rilanciare una grande stagione costituente. Federalismo istituzionale, cioè revisione del bicameralismo perfetto e nuova forma di governo, sono i due punti chiave indicati dal presidente della Camera. In particolare, secondo Fini, è necessario cambiare la seconda parte della Costituzione. Servono riforme, ha sottolineato, che diano vita a una democrazia autenticamente rappresentativa, capace di governare e decidere: è questa la grande sfida dei tempi moderni, «altrimenti - ha avvertito - si rischia di non essere in linea con i tempi». Altra necessità indicata da Fini è quella di «far tornare il lavoro al centro dell'economia, in modo da produrre ricchezza reale: non ci dobbiamo inventare nulla, né scoprire alcunché. Dobbiamo fare leva sui valori tradizionali, scrivere nuove regole, concordate dalla collettività internazionale».


Di Pietro: "in Italia stiamo tornando al fascismo"





Ecco come il nuovo fascismo si (S)maschera!!

mercoledì 25 marzo 2009



La Cina è vicina?

martedì 24 marzo 2009

tramite Blog di Beppe Grillo il 24/03/09



Nessuno ha chiesto ancora l'embargo dei prodotti cinesi. Eppure Amnesty e Internet forniscono due ottime ragioni per farlo. La Cina è responsabile del 72% delle esecuzioni capitali nel mondo nel 2008: 1.718 su 2.390. La Cina sta applicando in modo scientifico la censura su Internet. E' un esempio per tutti i governi per la repressione del diritto di informazione. Da lunedì YouTube è oscurato in Cina. Il motivo, secondo la BBC, è un video con il pestaggio di monaci tibetani da parte di soldati cinesi. Le imprese italiane che "delocalizzano" in Cina sono due volte colpevoli. Perchè esportano lavoro e perchè finanziano una dittatura.


Le esecuzioni capitali nel 2008 sono raddoppiate a 2.390

tramite Ultime Notizie di admin il 24/03/09

Le esecuzioni capitali nel 2008 sono raddoppiate a 2.390 (in 25 Paesi) dalle 1.252 del 2007 (in 24 Stati). Ma Amnesty international, che ha diffuso oggi il rapporto annuale sulla pena di morte, è ottimista per l'abolizione della stessa in Argentina e Uzbekistan e per il fatto che, in Europa, resti soltanto la Bielorussia ad applicarla. L'anno scorso le sentenze di morte sono comunque aumentate a 8.864 (in 52 Paesi) dalle 3.347 del 2007 (51). La pena di morte continua a essere prevista in 59 Stati, ma nel 2008 solo 25 l'hanno applicata. Nel 2007 erano stati 24. La Cina si conferma al primo posto per numero di esecuzioni: 1.718, pari al 72% del totale.


Brunetta e i guerriglieri

giovedì 19 marzo 2009

dal Blog di Beppe Grillo il 19/03/09


Brunetta: "Sono un democratico e quindi credo molto più al voto che alle azioni di guerriglia. L'Onda non l'ho vista nelle recenti elezioni degli studenti quindi sono dei guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri". Forse Brunettolo si riferisce ai ragazzi picchiati al G8, o a Bergamo, o a Torino, o a Pisa, o ieri alla Sapienza a Roma. Pericolosi guerriglieri manganellati dai celerini. Brunettolo ha la testa troppo vicina al basso ventre. L'uccello, si sa, dà alla testa.



Aggiornamento

19.03.09 - I manganelli non fermeranno l’Onda
Ieri, 18 marzo 2009, la Sapienza è stata circondata dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, che hanno impedito coi manganelli agli studenti di uscire a manifestare. Con decine di contusi, nel silenzio dei media, continua la repressione violenta del movimento. G.B.

Il comunicato degli studenti de La Sapienza

"Ci bloccano il futuro, continueremo a bloccare la città!"

Sapienza in Onda

(19 marzo 2009)

Le banche Armate

mercoledì 18 marzo 2009

Tra tutti noi che neghiamo la guerra, quanti sanno che il semplice deposito dei nostri risparmi in un banca autorizzata all'import export di armi, può favorire la nascita o modificare le sorti di un conflitto armato?

In internet un movimento lotta contro le BANCHE ARMATE!!



Spinti dalla necessità di dare un segnale a Busto Arsizio, Il Partito della Rifondazione Comunista, Approfittando della votazione in consiglio comunale del Bilancio preventivo 2009, ha proposto una mozione di indirizzo dal seguente testo:

OGGETTO: MOZIONE DI INDIRIZZO AL BILANCIO 2009 – BANCHE ARMATE

In coerenza con l’articolo 11 della costituzione

Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Il sottoscritto Consigliere Comunale, considerando la situazione mutui del comune di Busto Arsizio, chiede:

1. che i mutui avvenire siano accesi con banche singole o appartenenti a gruppi bancari, che non traffichino in armamenti;

2. di avvalersi nelle decisioni del punto 1 del Report del senato e del governo italiano disponibili in rete agli indirizzi del governo e del senato,sotto elencati o di rivolgersi direttamente al ministero competente.

http://www.governo.it/Presidenza/UCPMA/rapporto_annuale.html

http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/docnonleg/15805.htm


ma l'esito è stato il seguente:



Fwd: Fw: Una Petizione contro la 1360


No all'equiparazione tra partigiani della Resistenza

e miliziani della Repubblica di Salò


PER RESPINGERE LA PROPOSTA DI LEGGE N. 1360/2008
ISTITUZIONE DELL'ORDINE DEL TRICOLORE E ADEGUAMENTO DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI DI GUERRA

ESPRIMI LA TUA ADESIONE ALLA PETIZIONE POPOLARE:
http://www.articolo21.info/14/appello/no-allequiparazione-tra-partigiani-e-combattenti.html

A giugno dello scorso anno è stata presentata alla Commissione Difesa della Camera la proposta di legge n. 1360 che equipara chi faceva i rastrellamenti per conto dei nazisti a chi è stato internato nei campi di concentramento e a chi ha fatto la Resistenza, tramite l'istituzione di una onorificenza: Cavaliere dell'"Ordine del Tricolore".

Propaganda fascista e nazista.

lunedì 16 marzo 2009


Girovagando su youtube, come avrete notato mi capita di fare speso ultimamente, ho trovato una serie di filmati di propaganda fascista, o nazifascista, che io ho segnalato alla comunità i youtube come incitazione alla violenza, dato che non c'erano campi di scelta corretti.

Ne posto un pò, ma ce ne sono un infinità... zeppe di foto della " gloria" fascista, di croci celtiche, qualche svastica, gente ancora che grida potere ai bianchi, zeppi di commenti xenofobi e razzisti ..


Cioè guardate questo intitolato comunisti al rogo:

http://www.youtube.com/watch?v=r2p-mZna1kU&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=KqMDSos7zhM&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=QYDKwyeC3l8&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=pQ_iUE_wjxY&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=onZQX7GdCVU&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=iVxmKDmfgVw&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=k4BOUZc3pD8&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=C8vnuesmNqg&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=jEEOolgmtLo&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=By7HtWqKX-A&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=xBc6Z2XH8Dg&feature=related


Essere Romeno

Per chi non ha visto la puntata delle iene il 6 marzo. Un piccolo riflesso del clima italiano nei confronti dello straniero, in questo caso il romeno. Condizione di xenofobia che lo stato non aiuta ad allentarsi ma che contrubiusce a crescere divulgando ogni crimine commesso da quest'ultimi.

http://www.youtube.com/watch?v=nUGu4eR-qU4&feature=channel_page

http://www.youtube.com/watch?v=KyAV80jq3c0&feature=channel

http://www.youtube.com/watch?v=ZhNkVeY4fJU&feature=channel


Testimonianze: La polizia scheda cittadini appartenenti a una minoranza etnica

venerdì 13 marzo 2009

13 marzo 2009

Testimonianze: La polizia scheda cittadini appartenenti a una
minoranza etnica (come nel fascismo)

Caro "Osservatorio", oltre duecento cittadini e cittadine veronesi (e molto altri se ne stanno aggiungendo) hanno firmato una lettera aperta, rivolta alle autorità civili e religiose, e a tutta la stampa locale, preoccupati per quanto accaduto all'alba di giovedì 5 marzo quando agenti di Polizia hanno "schedato" gli abitanti presso le piazzole di sosta (non è un campo nomadi!) di Strada La Rizza, solo perché appartenenti alla minoranza etnico-linguistica Rom. Si tratta di un brutto episodio di discriminazione razziale.«Cosa accadrebbe se domani
in un qualsiasi condominio di Borgo Roma, Borgo Trento o Borgo Venezia arrivassero funzionari di Polizia in divisa, svegliando all'alba tutti i membri delle nostre famiglie, per fotografarci di fronte e di profilo, con un cartello identificativo in mano, dicendoci che si tratta di un'operazione di controllo? Come reagiremmo? Certamente lo riterremmo intollerabile e gravemente lesivo della nostra dignità.Noi sottoscritti, cittadine e cittadini veronesi, abbiamo saputo che, all'alba del 5 marzo 2009, agenti di Polizia della Questura di Verona
hanno videofilmato e fotografato, di fronte e di profilo, le persone residenti o domiciliate presso le piazzole di sosta di Strada La Rizza, Forte Azzano, famiglie residenti in Verona da decenni; si tratta di nostri concittadini italiani che si riconoscono come appartenenti alla minoranza etnico-linguistica Rom.Apprendiamo da un quotidiano locale che questi concittadini sarebbero stati fotografati da personale di Polizia con un cartello in mano indicante cognome, nome e data di nascita e numero progressivo, nonostante il possesso da parte loro delle carte di identità e la loro regolare iscrizione ai registri
anagrafici; sarebbero stati sottoposti a tale procedura anche alcuni minorenni. In qualità di semplici cittadini e cittadine, riteniamo che il possesso di carta di identità e la regolare iscrizione nei registri anagrafici locali, dovrebbero preservarci, a prescindere dalla nostra appartenenza linguistica, religiosa, etnica o dalle provenienze culturali o geografiche di ciascuno di noi, dal subire metodi di identificazione che, al di fuori dei casi tassativamente previsti dal
nostro ordinamento, riteniamo lesivi della dignità personale.Se, poi, come risulta da talune agenzie Ansa, tale procedura fosse stata effettivamente programmata unicamente con riferimento a persone residenti nei "campi nomadi" veneti, la nostra preoccupazione non potrebbe che aumentare: riservare un trattamento deteriore ad un'intera categoria di persone a causa della loro appartenenza ad una minoranza etnica costituisce certamente offesa intollerabile ai più basilari principi giuridici su cui si fonda la nostra comunità. Dove non c'è democrazia e dove non c'è pace per i Sinti, i Rom, gli "zingari", non
ci sarà pace e democrazia neppure per tutti gli altri, perché tutti siamo parte di questa città: ci attiviamo dunque per noi stessi, per la nostra comunità civile, per i nostri figli, perché la città e la società in cui con responsabilità ed onesta consapevolezza vogliamo vivere nasca dal rispetto del diritto e della vita di ognuno.Non vogliamo limitarci ad una mera testimonianza di solidarietà, ma anche attivarci perché tutti, ma proprio tutti, possano da una parte diventare titolari di diritti civili, economici, sociali, politici e culturali e dall'altra assumersi la responsabilità di doveri per una inclusione sociale che non comporti annullamento della propria specificità e non generi e alimenti conflittualità».

Primi firmatari: Mao Valpiana, Michela Semprebon, Carlo Castiglioni
Carlo Melegari, Matteo Danese, Renzo Fior; seguono più di 200 firme


Il Cavaliere e le papere

giovedì 12 marzo 2009


tramite voglioscendere il 11/03/09

Vignetta di Roberto Corradi













Dunque il Cavaliere vorrebbe che i parlamentari non votassero più in aula. Basta con queste lungaggini della vecchia politica. Basta con questi riti tanto cari alla sinistra. Lo facessero (al massimo) per delega. Delega a chi? Ai capigruppo. Diciamo una decina in tutto. Magari neanche in aula, direttamente a Palazzo Grazioli, mentre lui mangia il tris di pasta. Chi è d'accordo alzi la mano, benissimo, e lei, laggiù, l'astenuto, mi versi un po' d'acqua, per favore.

Tutto più rapido, più efficiente, più moderno. Come accadeva durante i suoi antichi consigli di amministrazione. Quelli che lui presiedeva in via Rovani, a Milano, ai tempi eroici della tv commerciale e delle holding e delle pupe di Drive in, con il Confalonieri seduto alla sua destra e poi Galliani, Dell'Utri, Bernasconi, Foscale, eccetera. Unanimi tutti al suo volere. E incantati, nei rari momenti di silenzio, dal fruscio di ciabatte che si sentiva provenire dal piano di sopra, dove viveva ancora nascosta al mondo (e alla prima moglie e al sacerdote) la silente Veronica. Per quattro lunghi anni, quando si dice il sentimento.

Beati i molti politologi che di giorno in giorno intravedono nello sguardo acuto del Cavaliere, nelle sue azioni e minacce, l'embrione dello statista che si perfeziona, si evolve, insieme con la sua primigenia idea di governo aziendale, autoritario, piramidale, che cede ai contrappesi della democrazia. Non sanno (o fanno finta di non sapere) che per lui vale e varrà per sempre l'imprinting delle papere di Lorenz. Le quali, nel suo caso, nuotano nello stagno in plastica di Milano Due, con palestre, piazzette, vigilanza armata intorno, transenne all'entrata, niente poveri tra i piedi. Il logo aziendale in ogni aiuola. E in ogni famiglia, una seconda moglie in soffitta.
(Vignetta di Roberto Corradi)


- Diritti dei Cittadini - Sonia Alfano

Pera e manganello in Università

martedì 10 marzo 2009

tramite Blog di Beppe Grillo il 10/03/09




Marcello Pera scrive testi importanti, ma che nessuno legge. Questo gigante del pensiero fa il piazzista dei suoi libri dove può, anche in un luogo pubblico come l'Università di Pisa. Mentre Pera illustra il suo testo fondamentale: "Perché dobbiamo dirci cristiani" in Ateneo, i celerini manganellano gli studenti che protestano in strada. Tutto molto cristiano. Gli studenti pagano la retta universitaria, ma non possono assistere all'esibizione di Pera. Non si può criticare il senatore Pera del PDL, prima craxiano, poi psiconano, mantenuto in Parlamento da quattro legislature con i soldi dei contribuenti.
In tutta Italia si picchiano ragazzi che protestano, anche in modo vile come è avvenuto a Bergamo. Così non si può continuare. Prima o poi ci scappa il morto. Nessuno deve essere autorizzato a picchiare un cittadino inerme, soprattutto se indossa una divisa. Non c'è extraterritorialità per la violenza. Invito gli studenti universitari a illustrare le loro tesi in Parlamento, inizierei da: "Perché non dobbiamo dirci piduisti e neppure mafiosi". Nel frattempo senatori e deputati noti alle Forze dell'Ordine (più di un centinaio) potrebbero ricevere opportune cariche di alleggerimento della Celere.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

"Caro signor Grillo,
sono Edoardo, ho 22 anni, studio alla facoltà di Scienze Naturali di Pisa e collaboro come free lance con il giornale toscano "il Tirreno". Venerdì pomeriggio io e un amico ci siamo recati alla facoltà di Giurisprudenza per assistere all'incontro con il senatore Marcello Pera, il quale doveva presentare un libro. L'idea era quella di provare a fare qualche domanda, ma purtroppo le cose non sono andate così. Arrivati davanti alla facoltà, ci siamo uniti al sit-in di protesta, poichè la facoltà era stata blindata. I poliziotti in tenuta antisommossa non hanno permesso a noi studenti di entrare nella facoltà e hanno intimato il dietrofront. noi abbiamo fatto un cordone non violento e, a mani alzate, abbiamo continuato a chiedere a gran voce di darci la possibilità di partecipare al dibatittito... non l'avessimo mai fatto... come potrà rendersi conto dai video, è bastato un minuto perchè gli animi dei ragazzi della celere si infiammassero. Abbiamo subito tre cariche e molti ragazzi si sono fatti male. alcune ragazze hanno ricevuto manganellate sugli arti, io ho una mano lussata e molti giovani che non conoscevo si sono ritrovati con la testa rotta... io non la chiamo per chiederle solidarietà (o forse si), ma le persone che sono finite negli scontri non erano "facinorosi", bensì giovani studenti che erano li per caso: a pensi che all'ospedale ho incontrato due ragazzi di 18 anni, due studenti calabresi che vivono a Pisa per fare l'università da nenche sei mesi, apolitici, che volevano solo assitere al dibattito.... il fatto è questo ....oltra al danno la beffa.....è vero che nel video alcuni ragazzi hanno acceso un fumogeno....ma da qui a pensare che otto poliziotti si siano feriti mi viene da ridere....io c'ero...e non sono un violento.....più sono saliti i nostri ferit, più aumentavano quelli dei poliziotti..... il fatto è che dai video si vede che siamo stati aggrediti....eppure stanno incominciando a fioccare le denunce contro di noi (resistenza???) e la stampa nazionale ha riportato solo i feriti della celere ... io sono sconvolto signor Grillo, qui è sempre peggio... se persino una città con un forte animo di sinistra come Pisa incomincia a vedere queste cose vuol dire che qualcosa è definitivamente cambiato....io la prego di rispondermi, anche solo per dirmi "non mi interessa" , la prego davvero... sono tre giorni che non dormo....
Chiedo scusa per al lettera che riporta le notizie senza né capo nè coda ma mi sento ancora molto scosso....sul sito di Pisa notizie potrà visionare i video..." Edoardo
Leggi Pisa Notizie


28 febbraio 2009, Bergamo soffre!

G8 2001 – BG 2009

Ho la nausea.

Non è giusto che anche questa oscena situazione, venga lasciata nel dimenticatoio, con qualche semplice commento amaro da chi non condivide... no non mi basta più, avrei voluto esserci io a prendere manganellate, piuttosto che essere dietro un pc a vedere questi video. Non è giusto che il nostro paese, e il nostro paese siamo noi, consenta questo. Come posso vivere serenamente, pensando che lo stato, e le forze dell'ordine permettano tutto questo? o peggio sono complici, e proteggano sfilate MILITARI ed anticostituzionali, di persone armate di spranghe e caschi, pronti a pestare chi non condivide, gridando "siamo tutti nazifascisti"... questo va ben oltre la libertà di parola e la libertà di manifestare, e per di più la polizia carica chi va a viso scoperto a manifestare, o chi addirittura non centra nulla.. proteggendo, da cosa poi?, i nostri amati nazifascisti.. perché? è una cosa gravissima, perchè nessuno sta facendo qualcosa? qualsiasi cosa? Perché la polizia la sta passando ancora una volta liscia? Non ci posso credere...Tutti coloro che guardano e tacciono, hanno venduto la propria libertà, e sono complici. Io non ci sto.
Prendete insegnamento da V per vendetta... Ok è un film, ma così surreale? Lo stato dovrebbe temere i popoli, non il contrario...Un evento simile, dovrebbe suscitare un frastuono di proteste clamorose, ed invece regna un silenzio di tomba.. è già successo al G8 un fenomeno simile... ok errare è umano, ma perseverare è diabolico....
Il problema nostro, è che siamo tutti con questa mentalità "noi cosa possiamo fare?"
Noi possiamo fare eccome, insieme siamo imbattibili, siamo 51 milioni di persone, se anche un decimo di noi si organizzasse a protestare contro il paese e non smettere fino ad ottenere quello che vuole, lo otterremmo!
Tutto quello che noi abbiamo, i nostri diritti e le nostre ricchezze, quel poco della nostra apertura mentale,ci è stato dato, con il sudore e le urla di chi manifestava contro il potere e reclamava i diritti di un futuro migliore per i propri figli... loro l'hanno fatto e l'hanno ottenuto, con meno dei mezzi di informazione che abbiamo noi.. perché noi non possiamo?
Quando tuo figlio ti guarderà negli occhi, e ti domanderà perché questa società è così orribile, perché nessuno ha fatto nulla per fermare tutto ciò prima che fosse troppo tardi, cosa gli dirai?
ancora scuse? Gli dirai che eri troppo occupato a pensare alla tua vita, alla tua pancia piena,... Gli dirai che hai studiato per avere uno stipendio per pagargli i suoi vizi? "Grazie papà, ma con i tuoi soldi non mi posso comprare la libertà.."

Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.

V

Scontri a Bergamo durante il corteo di Forza Nuova









Corteo Antifascista del 28 febbraio 2009 a Bergamo

comunicato stampa

Dopo due anni di iniziative in piazza San Giovanni a Busto per ricordare i tragici fatti del G8 di Genova del luglio 2001 il comitato bustese Genova 2001 promuove per:

MERCOLEDI' 11 MARZO 2009 alle ore 21.00

presso la Sala Conferenze - Museo del Tessile di Busto Arsizio un incontro
dal titolo:

Dalle Comunità al Movimento, Un altro mondo è ancora possibile?

Interverranno

Mirko Mazzali (Genoa Legal Forum)
Don Andrea Gallo (comunità San Benedetto al Porto, Genova)

La serata vuole parlare dell'oggi, e cercare di capire se il modello Genovese è un modello che possiamo ritrovare in altre piazza, o sempre in più piazze,anche visti i gravi episodi di Bergamo di sabato 28 febbraio ove le forze dell'ordine hanno rastrellato con la violenza la città al termine
di un corteo Anti-Fascista.

Cercheremo di capire l'andamento dei processi per le giornate del G8, cercheremo di capire se quel movimento è stato un movimento vincente e per i poteri neo-liberisti. Vogliamo capire come ancora oggi possiamo pensare di costruire un altro mondo. Perchè siamo sicuri che un altro mondo è ancora possibile. Siamo sicuri che non si possono più trattare i giorni di Genova
2001 come semplice memoria ma si debba fare un passo in avanti, sapendo bene
quello che è successo e condannandolo senza paure sapendo che le responsabilità sono di chi ha gestisto l'ordine pubblico politicamente e non, e che bisogni superare quel mostro che ancora oggi ci attanaglia, perchè la storia è un ingraggio collettivo importante, ma la storia non può
seppellirci, noi dobbiamo imparare da lei.

....IN OGNI CASO NESSUN RIMORSO....

Aggiungi l'appuntamento al tuo calendario


Dall'Osservatorio sulla Repressione

Dopo che la scorsa settimana gli studenti antifascisti di Brescia, Bergamo, Milano, Cagliari, Pisa e Padova sono stati violentemente repressi e pestati dalla Polizia, oggi è la volta degli studenti
Torinesi. Sta diventando "normale" l'uso della violenza contro studenti pacifici, che scendono in piazza senza alcuna intenzione violenta. Va bene così? Nessuno ha nulla da dire? Che si aspetta a denunciare questi comportamenti come indegni della polizia di un paese democratico?
L'impudenza è la stessa che ricordiamo di avere visto a Genova. Gli agenti si sentono intoccabili: da qui nasce la loro arroganza. E purtroppo hanno ragione: basta vedere quello che è successo con i poliziotti che portarono a compimento il massacro alla scuola Diaz o le torture alla caserma Bolzaneto. I picchiatori sono rientrati immediatamente al lavoro, senza che nessuno abbia contestato loro niente, anzi sono stati protetti e addirittura promossi.

Dispiace dirlo: ma quello che sta succedendo nelle ultime settimane non è altro quel che è stato seminato negli anni scorsi. Si è minimizzato, si sono fatte spallucce di fronte agli allarmi sugli spazi
eccessivi concessi alle forze dell'ordine e alla loro involuzione militarista. Si è guardata l'indignazione perenne di chi ha seguito il dopo Genova (per le promozioni degli imputati, il silenzio generale sui processi, la "impunità preventiva" garantita a tutti i dirigenti) come
agli strepiti di noiosi gruppi di reduci.

Chissà se questa ondata repressiva "anti crisi" riuscirà a fare aprire gli occhi, alzare la voce per fermare i manganelli, e a non accettare più violenze, provocazioni, soprusi e repressione. e far
capire che già viviamo una condizione di democrazia sotto tutela.

Italo Di Sabato – Resp. Naz.le Osservatorio sulla Repressione Prc/SE

Comunicato Stampa

lunedì 9 marzo 2009

I recenti fatti di Bergamo e Milano di nazifascisti rasati o in doppio petto in giro per strade o per i corridoi universitari a dichiarare apertamente ciò che la Storia aveva condannato sotto il silenzio, le squadracce pronte ad operare operazioni di "pulizia" sull'onda dell'esasperazione mediatica contro gli stranieri, o la "garanzia" delle istituzioni o, come a Bergamo, delle forze destinate all'ordine che permettono manifestazioni che la Costituzione e altre leggi destinano all'illegalià, solleva sdegno e disgusto. Un antifascista del nostro Comitato scrive; è una voce che è già la nostra voce, che ne cerca altre e altre ancora, perché non può essere tutto così. Questa denunicia è un urlo o una luce in questi tempi, che chiama a raccolta le coscienze antifasciste e democratiche sparse ad unirsi come per un coro che intoni forte ad argine di questo schifo di nuovo "Bella ciao"...ora e sempre Resistenza.

il Comitato Antifascista di Busto Arsizio



Ancora aggressioni poliziesche a studenti antifascisti

"Fuori i fascisti dall'Università", Scontri tra studenti e polizia

Tensioni e scontri, questa mattina, tra le forze dell'ordine e studenti antifascisti e del Collettivo universitario autonomo che manifestano contro un banchetto di raccolta firme organizzato dal Fuan- Azione Universitaria per le elezioni universitarie a Palazzo Nuovo. Tre giovani fermati (due arresti e un fermo) e quattro agenti in borghese della Digos feriti, uno dei quali alla testa: è il primo bilancio degli scontri nell'atrio di Palazzo Nuovo.

Per tutta la mattina gli studenti hanno lanciato slogan come "Fuori i fascisti dall'università" e contro la presenza della polizia. La situazione è diventata più tesa quando nell'atrio di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, gli studenti del Cua hanno lanciato una dozzina di uova e un fumogeno contro le forze dell'ordine che bloccavano ogni loro avvicinamento al banchetto degli universitari del Fuan. La polizia ha intrapreso una carica per respingere gli studenti.

Nonostante il tentativo di mediazione di polizia e carabinieri, si sono fronteggiati gli attivisti del Fuan da una parte e dall'altra gli autonomi dei centri sociali, in particolare l'Askatasuna, che si trova vicino all'università. Durante le cariche della polizia, è stata inoltre lanciata dall'esterno una bomba carta.

I manifestanti, non riuscendo a raggiungere i coetanei del Fuan, hanno lanciato numerosi oggetti contro le forze dell'ordine, tra cui anche due bombe carta, una delle quali scoppiata davanti al volto di un agente. Tre giovani sono stati fermati e la loro posizione è al vaglio della polizia. Lasciato Palazzo Nuovo, gli autonomi del Collettivo universitario hanno occupato il salone d'onore del Rettorato in attesa di potere avere un incontro con il Rettore nel pomeriggio.

(fonte Repubblica)


Gli scontri di Bergamo e il saluto romano del prete lefebvriano

mercoledì 4 marzo 2009

tramite polisblog di davide f. il 04/03/09

prete lefebvriano fa saluto romano








Degli scontri di sabato a Bergamo per l'apertura di un nuovo circolo di Forza Nuova si era visto e sentito più o meno tutto, o quasi. Ecco infatti delle immagini ritrarre Don Giulio Tam, padre lefebvriano, benedire i camerati con il saluto romano.

Il sacerdote ha sfilato, accanto a Roberto Fiore, in testa al corteo di Forza Nuova : più che una manifestazione una parata militare, con i camerati che hanno marciato per le vie del centro muniti di caschi e bastoni. Tra saluti nazisti, "boia chi molla" e qualche "Sieg Heil", la manifestazione ha accompagnato l'inaugurazione della nuova sede (qui il video della parata da Youreporter).

Ora, in questo periodo, ne abbiamo sentito parlare pure troppo dei lefebvriani, e si potrebbe scommettere sul fatto che a qualcuno non sia neanche dispiaciuta tutta questa visibilità, anzi. Il problema è prima di tutto interno della Chiesa; tutta questa pubblicità alle tesi negazioniste di Williamson e ora i saluti romani di Tam che idea possono dare? Non sarebbe ora di prendere una posizione chiara nelle parole e nei fatti?

Guarda caso anche Tam , già candidato con Alternativa sociale alle ultime elezioni europee, non ha mai fatto mistero del suo tradizionalismo e si è battuto contro le posizioni di "riconciliazione storica" espresse da Gianfranco Fini. Per quanto riguarda lo Stato italiano invece niente di nuovo, ormai è una triste abitudine assistere a queste parate "anticostituzionali" e nostalgiche. Da un governo che ha legalizzato le ronde cosa ci si può aspettare…

Stato di Polizia

domenica 1 marzo 2009





A Bergamo vi sono stati scontri tra la Polizia e ragazzi definiti no global, sinistra antagonista o estrema sinistra. La settimana scorsa tra la Polizia e gli operai della Fiat di Pomigliano D'Arco. Prima ancora tra la Polizia e i vicentini che protestavano contro la nuova base americana che ormai non vuole più neppure Obama. Il video con lo scarpone di un poliziotto sul collo di un manifestante è l'immagine del nostro futuro. Da una Polizia di Stato a uno Stato di Polizia.

Per non dimenticare Genova 2001

Mercoledi 11 marzo 2009 ore 20.30

presso la sala conferenze del Museo del Tessile a Busto


DALLE COMUNITA' AL MOVIMENTO - UN ALTRO MONDO E' ANCORA POSSIBILE ?
(...noi che abbiamo visto Genova ....)

interverranno

- Don Andrea Gallo della Comunità di S.Benedetto al Porto di Genova
- avvocato Mirko Mazzali del Genova legal forum
- proiezione del video "G8/2001 Fare un golpe e farla franca" di Beppe Cremegnani e Enrico Deaglio

Promuove il Comitato Bustese Genova 2001 con l'adesione delle seguenti organizzazioni:
Alterlist, Assoc.Culturale Antonio Gramsci, Campagna "No justice, no peace", Comitato Antifascista di Busto A., Costituente per la sinistra, Confederazione Unitaria di Base, Legambiente Busto, PdCI, Rifondazione comunista, Sindacato d.Lavoratori Busto, Sinistra critica, UnaltralombardiA

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