La paura come forma di controllo: La mente del popolo manipolata: ".. è vero, l'ha detto il TG!"

giovedì 21 gennaio 2010



Ed ecco che partiti e politicanti Xenofobi trovano man forte nell'informazione per il sostegno delle loro ideologie, dal mondo giornalistico, che quando gli serve aumenta la percezione del popolo nei confronti dei reati, spesso indirizzandolo ad una sola etnia, così aumenta la xenofobia, prima con colui che viene da lontano a portar problemi, lo straniero, poi con il "diverso", quindi l'omosessuale, il transessuale.. Fino a che il popolo si ritrova a scaricare il propri problemi e quelli del paese, non verso chi ne è complice, ovvero governanti e criminalità organzzata, ma verso colui che è diverso, il capro espiatorio insomma. Così si spiega come mai, ogni periodo diventa pericoloso Il marocchino, poi l'albanese, poi il rumeno..Etnie di "criminali per forza" che si passano il testimone. Per il popolo sarà sempre una ciclica lotta verso un problema fantasma, che infonderà sempre nelle generazioni a venire un odio crescente, che fomenterà la violenza, che supporterà partiti fondati sulla xenofobia e che spianerà la strada all'infezione malsana dell'ignoranza, che sarà sempre più diffusa, poichè il popolo già a conoscenza del "male" da combattere, non cercherà altre verità.. o meglio, la verità.
Davide Maccagnan

Perchè difendete il Crocifisso e dimenticate gli immigrati?

mercoledì 11 novembre 2009



La decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, all’unanimità, ha ritenuto l’esposizione nella scuola del Crocifisso in contrasto con la convenzione dei Diritti dell’Uomo. Punto e basta.
Non si voleva sottovalutare la importanza delle Religioni, al contrario si vuole assicurare la tutela di ogni diritto religioso. L’Europa, con il voto unanime dei Giudici, ci scuote, a mio avviso, positivamente. Penseremo, anche in questa occasione, che la Corte di Strasburgo sia un covo di Giudici “rossi”?



Articolo di don Andrea Gallo pubblicato su La Repubblica Genova il 6 novembre 2009:

L’Italia è percorsa dall’ossessione identitaria.
La Libertà religiosa non può non tener conto del rispetto del pluralismo.
I Padri fondatori dell’Europa, tra i quali i cattolici Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer, mai cedettero alla tentazione di ancorarla a “radici cristiane” nel 1950.
La loro intuizione profonda era quella, in cui si voleva unificare l’Europa, intorno all’eguale diritto di tutti e di ciascuno.
Un Europa interetnica, interreligiosa, laica.
Questa è la strada maestra. Riflettiamo profondamente, non stracciamoci le vesti. Liberiamoci da argomenti strumentali.
Il Crocifisso non è un’icona culturale.

Il Cristo Gesù per i credenti, è il Salvatore di tutti e non è sicuramente un simbolo di Divisione.
Anche il fronte “laico commetterebbe un gravissimo sbaglio, servendosi del Pronunciamento per rilanciare una incivile campagna anticristiana.
In questi giorni rispunta l’uso politico della religione cattolica e dei suoi valori. Mussolini soleva dire: “sono cattolico e non cristiano”.
Ci si butta nell’opportunità feconda per guadagnare consensi in una triste stagione dove vince la frammentarietà culturale e etica e le tentazioni identitarie. Vaghe e localistiche.
In tempi postcristiani la religione “trionfa” soprattutto come risorsa identitaria ed etica che la rende più facile preda di forze politiche che vogliono sfruttarla a proprio vantaggio elettorale.

Gesù ha voluto una comunità di seguaci inserita nella “Città” in cui sono “principi irrinunciabili” il perdono, l’amore dei nemici, il servizio agli altri, l’accoglienza, la solidarietà, l’Amore, il Martirio.
Al Cristianesimo servono testimoni non testimonial. Mi chiedo frastornato: come mai così tanto zelo nel difendere il “Crocifisso” nelle scuole non si estende ai nove milioni di poveri, ai precari, ai senza lavoro, ai “senza identità, ai senza casa, ai migranti, ai “Clandestini”, ai Detenuti, alla salute di tutti.
Credo sia l’occasione di porsi domande serie, almeno all’interno delle Comunità Cristiane. C’è autentica conoscenza del fondamento storico della Fede Cristiana in Cristo risorto?
Il Cuore del messaggio Cristiano ha ben poco a che fare con giochi di potere, interessi economici,meschinità travestite da nobili parole, impunità, arroganza,xenofobia,omofobia, razzismo.

La buona “notizia” che può destare la Fede non è affidata a un libro o una pellicola, a professioni ipocrite, ad un crocifisso, ma a Uomini e Donne in carne e ossa : è la “vita” dei Cristiani che deve essere un racconto credibile del Vangelo, un racconto che nessuna “crociata” può sconfessare.
Solamente riconoscendo la pluralità dei valori presenti anche nella Società non cristiana che si può stare nella storia e tra gli Uomini secondo lo Statuto evangelico.( I lettera a Diogneto).

Continueranno i ricorsi, le grida ,le sceneggiate.
C’è una gara per esibirsi “chierichetti” nei confronti dei Vescovi. Non ci credo proprio: l’emergenza grave non è la sentenza del “crocifisso”negato.
Nel mio iter scolastico, dall’asilo al Nautico, il crocefisso era scortato a destra dal Re Vittorio Emanuele III e a sinistra dal Duce.

L’Emergenza gravissima è la tenuta democratica del Paese intero. Termino citando un passaggio del Card. Dionigi Tettamanzi, all’Omelia del 1 novembre al Campo della Gloria del Cimitero monumentale di Milano letta dal Mons. Gianfranco Bottoni.
Parlando dell’Italia di oggi dice: “Al di là delle diverse e opinabili diagnosi, c’è il fatto che oggi molti, forse i più, non si accorgono del processo, comunque in atto, di morte lenta e indolore della Democrazia, del processo che potremmo definire di progressiva “eutanasia” della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista.”
Non mi preoccupa come finirà l’applicazione del Regio decreto del 1924 che introduceva il “crocifisso” nelle Aule scolastiche.

Vorrei mantenere lucidità di giudizio per concludere che questa sentenza può aiutare tutti a comprendere meglio i segni dei tempi, lo ripeto, in cui la difesa della libertà religiosa non può non preoccupare, con tutto il cuore laico, cristiano il rispetto del pluralismo, e soprattutto può stimolare a vincere le “paure” per affrontare una riflessione più profonda sulla convivenza tra i diversi, considerando la ricchezza, un Bene e un valore proprio questa sua alterità.
Ripartiamo da capo con Umiltà, ogni mattina, davanti alla Croce.
Il Cristiano è abitante della Polis (è un diritto, ma anche un dovere) mentre ha la Sua Cittadinanza nei cieli.
Ecco la Profezia della Fede cristiana.

Genova, 5 novembre 2009

Don Andrea Gallo

Fonte:

Comunicato stampa sui fatti di Pistoia

martedì 13 ottobre 2009

Nella giornata di domenica a Pistoia sono stati arrestati due nostri compagni (tre in tutto) con l'accusa di lesioni e devastazione di un circolo fascista di Casa Pound.Innanzitutto ribadiamo la totale estraneità degli arrestati a quei fatti visto che sono stati condotti in questura dopo oltre tre ore dagli stessi, prelevati da un circolo Arci a poche centinaia di metri da Casa Pound mentre stavano facendo un'assemblea regionale sul tema delle ronde.E' quantomeno strano che persone che avrebbero compiuto un'irruzione all'interno di una sede fascista si ritrovino poi tranquillamente a poche centinaia di metri in assemblea senza preoccuparsi minimamente di eventuali rappresaglie o interventi delle forze dell'ordine. Esistono inoltre palesi contraddizioni, riportate anche dalla stampa, circa i partecipanti all’assemblea, che risultano completamente differenti dai profili attribuiti ai presunti autori del fatto.A parte questa evidenza che smonta a priori la tesi degli inquirenti, non si capisce poi su quali basi siano stati comminati i tre arresti che rimangono in ogni caso una misura ingiustificabile per quel tipo di capi d'accusa. Probabilmente la presenza di un esponente del PdL all'interno della struttura al momento dell'irruzione ha fatto si che ci fossero pressioni politiche sulla questura stessa che per fare venti identificazioni ha impiegato 12 ore in cui non era nemmeno possibile parlare con chi stava dentro e nemmeno fornire assistenza medica ad una ragazza che necessita di una terapia particolare per problemi di salute.Un atteggiamento di rappresaglia da parte della questura di Pistoia che non ha mai avuto nei confronti di ben due sedi fasciste che sono aperte nel giro di un paio d'anni in città: quella di Casa Pound e quella di Forza Nuova. Due gruppi di estrema destra che ormai scorrazzano anche in molte altre città della Toscana, tollerati e spesso coperti da amministrazioni e forze dell'ordine. La presenza di un consigliere del PdL all'interno della struttura ne è un esempio lampante. Alla luce dei fatti espost, chiediamo l'immediata scarcerazione dei compagni ingiustamente detenuti.Al fianco dei tre compagni e di tutti gli antifascisti.
Movimento Antagonista Livornese

La fredda accoglienza italiana

mercoledì 16 settembre 2009

GINEVRA, 14 SET - 'In Italia c'e' stata un'abbondante documentazione di discriminazione e trattamenti degradanti nei confronti dei Rom'



L ’alto commissario per i diritti umani Navi Pillay ha diffuso un testo in cui attacca duramente le politiche italiane dei respingimenti in Libia. “La pratica della detenzione dei migranti irregolari, della loro criminalizzazione e dei maltrattamenti nel contesto dei controlli delle frontiere deve cessare”, afferma senza mezzi termini. “Oggi - spiega Pillay - partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d'aiuto, in violazione del diritto internazionale”. “In molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi”, sottolinea l'Alto commissario menzionando la situazione nel Mediterraneo, nel Golfo di Aden, nei Caraibi, nell'Oceano indiano ed in altri tratti di mare. Pillay critica anche le violazioni del diritto d’asilo. Gli immigrati sono “abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale”.
Fonte: http://fortresseurope.blogspot.com/2009/09/onu-contro-i-respingimenti-violano.html

Italia, "sgridata" per l'accoglienza particolarmente fredda allo straniero. Il commissario Navanethem Pillay, è una donna forte, con un passato di intense lotte ai diritti umani, una lettura svelta al suo curriculum, fa intuire che non accantonerà facilmente le sue accuse, ne si accontenterà delle promesse a vuoto tipiche dei nostri governanti.
Forse è giunto il momento di porci degli interrogativi. Dovrebbe essere, per tutti noi italiani, particolarmente imbarazzante che un paese "del primo mondo" come il nostro, che millanta avanguardia e civiltà, venga "sgridato" da un esponente di così alto livello in tematica di diritti umani.
Un pò per l'informazione, che non vede l'ora di trovare un crimine commesso dall'extracomunitario, dal "diverso" (visto che oggi va di moda e quindi fa notizia) un pò forse per pigrizia, si diffonde sempre più una sorta di indifferenza verso problematiche che non ci riguardano, e lasciamo sempre più che anche se in disaccordo, altri risolvano al nostro posto, sia che gli "altri" abbiano intenzione di risolverli davvero, o rimandare a casa in malo modo i "problemi"..
Ancora una volta, il motivo sa di Xenofobia.. Forse la nostra indifferenza, è ricercata, ci è inculcata per spostare i problemi che ci opprimono, su qualcuno che ha poca voce in capitolo.
Prima era l'albanese, poi il marocchino, poi il tunisino, oggi il rumeno...domani chi sarà il capro espiatorio che si assumerà il peso dei nostri problemi?

Davide Maccagnan

Ideologia Fascista Ideologia Leghista!!

domenica 23 agosto 2009

Esame di dialetto per i prof, la Lega punta i piedi

mercoledì 29 luglio 2009

da varesenews

"Gli insegnanti dovranno dimostrare conoscenze della lingua, della tradizione e della storia delle regioni dove si intende insegnare". Scontro con il pdl, lavori bloccati in commissione.


immagine di separazione
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«Conoscenze della lingua, della tradizione e della storia delle regioni dove si intende insegnare». Elementi “ imprescindibili” per un insegnante, secondo la Lega, che ha proposto in commissione alla Camera l’applicazione di un esame ad hoc per garantire che gli insegnanti ne siano in possesso.
È la nuova polemica che ha bloccato i lavori nella commissione che sta lavorando sulla riforma della scuola e che riaccende lo scontro tra Lega e Pdl.
La proposta è stata avanzata dalla deputata leghista Paola Goisis che ha chiesto: «dovrà esserci un albo regionale al quale potranno iscriversi tutti i professori che vogliono. Ma prima dovrà essere fatta una pre-selezione che attesti la tutela e la valorizzazione del territorio da parte dell'insegnante».
«L'istruzione è un tema troppo serio e non può divenire oggetto di pericolose incursioni ideologiche dal sapore tutto nordista – replica dall’opposizione Manuela Ghizzoni del Pd».
Ma la Lega per ora non molla, «i titoli di studio devono passare in secondo piano – lamentano dal carroccio – non garantiscono un'omogeneità di fondo e spesso risultano comprati. Pertanto non costituiscono una garanzia sull'adeguatezza dell'insegnante. Questa nostra proposta, che è l'unico punto che noi chiediamo venga inserito nella riforma, punta ad ottenere una sostanziale uguaglianza tra i professori del Nord e quelli del Sud. Non è possibile, infatti, che la maggior parte dei professori che insegna al Nord sia meridionale».

Un arsenale di lame con simboli nazisti e fascisti

giovedì 9 luglio 2009

Leggo e pubblico il seguente articolo tratto da varesenews


Emergono nuovi dettagli sulla vicenda della guardia giurata che, in preda a un raptus improvviso, ha "minacciato" pistola in pugno un'emettitrice automatica di biglietti (foto) alla stazione Nord di Busto Arsizio. In è particolare sul suo piccolo arsenale di armi bianche, perlopiù imitazioni di armi e baionette in uso nella seconda giuerra mondiale, qualcuna anche con chiari simboli nazisti e fascisti, riproduzioni peraltro in libera vendita ma che la Polizia gli ha sottratto, visto lo stato mentale alterato dimostrato dall'uomo. Su una delle lame si legge il motto delle SS di Himmler: Meine Ehre heisst Treue, il mio onore si chiama fedeltà. Il fodero è decorato con le due S runiche simbolo del temutissimo corpo scelto, terrore dell'Europa negli anni Quaranta, e svastiche stilizzate.

Il fatto è accaduto lunedì mattina alle 6,30 circa, con numerosi testimoni presenti fra pendolari e personale delle ferrovie. Sembra che l'uomo, un 56 enne senza precedenti, separato e convivente, con due figli giovani, che lavora presso un istituto di vigilanza milanese, avesse per errore inserito un biglietto nella fessura per le carte di credito, bloccando in tal modo la macchina. Si è subito agitato, ma anche quando il personale ha spiegato che, non avendo al momento le chiavi, avrebbe comunque potuto risolvere il problema entro la tarda mattinata, l'uomo non si è calmato. Ha anzi estratto la pistola, che era scarica, va detto, essendo le cartucce nella tasca della divisa (ma gli astanti non potevano saperlo), dando in escandescenze all'indirizzo della macchina. Da qui l'intervento della Volante che lo ha condotto in commissariato, dove ha continuato a dare segni di squilibrio, e ha poi proceduto a perquisirne l'abitazione, trovando le armi. All'uomo, denunciato per procurato allarme, è stata sequestrata anche la Smith&Wesson Magnum 357 d'ordinanza. Starà ora alla Prefettura valutare se togliere il porto d'armi alla guardia giurata, presumibilmente caduta preda di un esaurimento nervoso.

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