Intervento di Grillo sul Fascismo di oggi

martedì 28 aprile 2009



Il Fascismo Oggi è diverso da quello del ventennio.. Oggi si maschera, non parla di se, storpia le parole per confondere..

Il fascismo di oggi, ha ragione Grillo quando dice che è il "Piano di Rinascita Democratica del P2"

Il Comitato Antifascista di Busto Arsizio, cerca di combattere con la cultura queste nuove forme esteriori del Fascismo..

Festa e Liberazione ... cosa hanno detto di noi!

lunedì 27 aprile 2009

Ha riscosso un buon successo di pubblico Festa e Liberazione, la serata indetta da un gruppo di associazioni che si riconoscono nei valori democratici dell'antifascismo per attendere insieme la simbolica alba del 25 aprile (la mezzanotte) fra musica, intrattenimento e interventi di vario segno. Un piccolo spaccato intergenerazionale di società civile quello ospitato venerdì sera dalla Colonia Elioterapica, dai bambini dei giovani impegnati di ieri e di oggi a pensionati che giovanissimi videro direttamente i fatti di quel 1945 che segnò la fine della Seconda Guerra Mondiale e dei regimi nazifascisti.
Una serata dedicata in buona parte alla musica e al ballo, con banchetti per ognuna delle associazioni partecipanti (ANPI, Comitato antifascista, Coordinamento Oratori di Busto Arsizio, 26x1, Amici della Cascina Burattana, Migrando, Alterlist, Liberi di Pensare, ApeGas-gruppo di acquisto solidale, Comitato bustese Genova 2001) e un forte spirito comune. La serata fredda non ha ostacolato l'afflusso di circa un centinaio di persone. All'ingresso a vigilare uno schieramento di forze dell'ordine: dopo il concerto di estrema destra annullato sabato scorso girava voce di possibili "ritorsioni".

A "presiedere" i festeggiamenti il sindaco Gigi Farioli: la manifestazione è infatti entrata di diritto fra i momenti del programma delle celebrazioni cittadine. «Molto ci divide» riconosceva in termini politici il primo cittadino, «ma deve unirci un quadro condiviso basato sull'antifascismo storico e sul ripudio di ogni intolleranza. Questo momento di incontro è importante: i totalitarismi hanno sempre temuto l'incontro razionale fra le persone, il confronto di intelligenze nel segno della libertà». Fra le cose che restano a dividere, anche iniziative come quelle che vengono da Roma, tese ad equiparare chi fu nella Resistenza e chi la combattè: come il ddl 1360, citato ad esempio negativo dal presidente di Anpi Busto Arsizio Gianluigi Ceriotti.
Significativo l'intervento di don Alberto Lolli in rappresentanza degli oratori cittadini, a partire dal "suo" di San Luigi. La sua presenza è segno di una ricucitura in corso, di un lento abbattersi di decennali diffidenze fra "anime" diverse ma complementari. Le sue parole sono state nel segno della libertà come conquista. «Non sapevo come mi sarei potuto esprimere, poi proprio oggi ho trovato la lettera di una ragazza che mi scriveva: don Alberto, io voglio fuggire, lasciare la casa, la scuola, per sentirmi libera. Ho pensato allora a chi per la libertà non è fuggito, ma si è donato. Ai giorni del rischio e della morte. A quei preti che non benedicevano gagliardetti, che non si inchinavano ai prepotenti, ma stavano vicini a un popolo avvilito e accoglievano fuggitivi e rifugiati senza distinzioni di fede religiosa e credo politico: li abbiamo ricordati oggi con le nostre fiaccole accese». Resistenza è anche «essere qui insieme e condividere valori di libertà». Voci gridano, dice don Alberto: gridano «resisti, rimani, anche quando vuoi scappare, quando il tuo Paese ti fa rabbia, quando tutto si dilegua nell'egoismo, quando i tuoi genitori, riempiti la tua pancia e il tuo portafogli, sono troppo impegnati a litigare per sentire il tuo dolore». E la parola suprema di Resistenza e di libertà «è quella dei martiri e dei caduti che ci fanno tornare a dire con orgoglio "siamo italiani"».

Nel pomeriggio di ieri 24 aprile si era svolta la fiaccolata per le vie di Busto Arsizio partita dai cippi che ricordano, sparsi per la città, alcuni partigiani morti per la libertà alla presenza del sindaco Gigi Farioli che ha guidato una delle due fiaccolate e di numerosi esponenti del consiglio comunale del Pd, della Lega, di Rifondazione Comunista e di "La voce della città".

64° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE: GIOVANI IN PRIMA FILA

martedì 21 aprile 2009

Il Comitato Antifascista di Busto Arsizio, per il 24 aprile propone una serata di "FESTA E LIBERAZIONE" nella quale in stile, "tutte le facce dell'amore", interverranno realtà antifasciste e realtà che operano nel sociale, a Busto Arsizio, intervallate da musiche e cibarie.

Durante la Festa, patrocinata dal comune, verranno raccolti i fondi da devolvere alle vittime del terremoto in Abruzzo, per la realizzazione di un progetto comune con l'amministrazione comunale.

Il Comitato Antifascista Inviata dunque, tutti coloro che vogliono festeggiare la liberazione dal nazzifascismo, in una serata di ricordo e attualizzazione.



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Anche Busto Arsizio è (Comitato) Antifascista!!

domenica 5 aprile 2009

Il Comitato Antifascista di Busto Arsizio ha aderito all'appello, e ha partecipato oggi alla Manifestazione del 5 aprile 2009 contro la manifestazione di Forza Nuova neofascista..


Il Cavaliere esige più poteri

sabato 4 aprile 2009

Dopo essersi consacrato leader assoluto del nuovo partito della destra italiana, il Popolo della Libertà (PDL), il primo ministro Silvio Berlusconi ha annunciato che cercherà di riformare la Costituzione per aumentare i suoi poteri.

"La soluzione sta nel creare un nuovo equilibrio tra i poteri. È necessaria una nuova architettura istituzionale per creare un Parlamento più rapido ed efficiente ed un Esecutivo piú potente, ha spiegato il Cavaliere.

Il premier italiano ha reso pubbliche le sue intenzioni durante la chiusura del congresso che ha ufficializzato il suo nuovo partito, una fusione della destra con l'estrema destra: alla formazione originaria di Forza Italia si è unita Alleanza Nazionale capeggiata da Gianfranco Fini, xenofobo dichiarato.

Berlusconi ha spiegato le ragioni per cui intende riformare la Magna Carta italiana. "Sfortunatamente in Italia il primo ministro non gode degli stessi poteri di cui godono i primi ministri delle grandi democrazie", ha sottolineato ai suoi militanti.

"I poteri sono pressochè inesistenti, falsi e il governo non può intervenire rapidamente. Lo stato è drammaticamente lento. Ragione per cui l'Esecutivo deve governare e il Parlamento deve legiferare e controllare", ha aggiunto.

In Italia per riformare la Costituzione sono sufficienti due terzi del Parlamento. Il premier ha comunque anticipato che effettuerà i cambiamenti necessari con o senza l'appoggio dell'opposizione di sinistra, anche se ha cercato di mostrarsi disposto a discutere le loro proposte.

"Se ci sarà un atteggiamento di confronto sarò il primo a rallegrarmene perché il paese ha bisogno di garantire la governabilità", ha affermato.
Ciò nonostante, quel che primeggia tra le fila dell'opposizione è un sentimento di sfiducia. Alcuni dirigenti, pur concordando che il sistema politico italiano soffre di paralisi cicliche, non credono alle intenzioni del magnate dei media Silvio Berlusconi.

"Quello che Berlusconi cerca di fare è diventare un nuovo ducetto (un piccolo Mussolini)", ha affermato Antonio Di Pietro, leader del partito Italia dei Valori.

"Vuol fare tabula rasa della Costituzione per diventare il padre-padrone della sua nuova azienda "Italia", ha aggiunto Di Pietro, ex giudice anticorruzione.

Marc Lazar, analista politico, ha spiegato gli obiettivi che Berlusconi insegue con il suo nuovo partito, allo scopo di rafforzare il suo potere.

"Silvio Berlusconi si è regalato un superpartito al suo servizio per portare avanti senza ostacoli il suo mandato quinquennale, accrescere la sua autorità ed eventualmente diventare presidente della Repubblica", ha dichiarato.

È un partito che raggiungerà un ampio elettorato, dai piccoli artigiani agli imprenditori passando per gli strati più popolari spaventati dalla globalizzazione e dall'immigrazione", ha aggiunto.

Il congresso che segna la nascita del PDL avviene a quindici anni dalla prima vittoria elettorale di Berlusconi, nel marzo del 1994.

"Molta autocelebrazione, un'ennesima apoteosi di Berlusconi ma niente di concreto per il paese" ha denunciato Pier Luigi Bersani, responsabile economico del Partito Democratico dell'opposizione.

[Articolo originale]

Per qualcuno il G8 di Genova 2001 ... spera che muoiano tutti...

giovedì 2 aprile 2009



realizzazione: http://islainfinita.altervista.org Carlo Giuliani, un ragazzo, moriva, ucciso, durante il G8 di Genova. Questo l'inqualificabile commento dell'accaduto pronunciato da due membri delle forze dell'ordine. ...

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